BTX Cafè torna a Milano per la Beauty Week: un viaggio nella storia dei canoni di bellezza

Dopo il debutto di giugno, BTX Cafè torna con il suo appuntamento più intimo e speciale. Giovedì 18 settembre, BTX Bar® porta il suo format nel palinsesto ufficiale della Milano Beauty Week, trasformando l’ambulatorio di medicina estetica ancora una volta in uno spazio culturale e di confronto, ospitando la seconda tappa del format gratuito e inclusivo che mette al centro bellezza, identità e libertà.

L’estetica dell’imperfezione

Il tema di questo secondo episodio è un vero e proprio excursus storico e culturale: una panoramica sull’evoluzione dei canoni di bellezza attraverso decenni di make-up, estetica e medicina estetica. Ciò che un tempo era percepito come un difetto oggi può diventare un tratto unico, autentico e distintivo.

La bellezza, infatti, non nasce dall’assenza di segni, ma dalla capacità di trasformarli in linguaggio, identità e memoria. Frammenti che si ricompongono, come nell’antica tecnica giapponese del kintsugi, diventando qualcosa di unico e prezioso.

Come sottolinea la Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Founder e Medical Director di BTX Bar:

“Nella medicina estetica si parla di perfezione quando vengono eseguiti tutti i criteri scientifici per raggiungere un’armonia del volto. Io credo fortemente, però, che è proprio nell’imperfezione che si trova quel quid capace di dare al volto una bellezza autentica e un valore artistico.”

Gli ospiti dell’ episodio

Ad accompagnare il pubblico in questo percorso saranno voci e esperienze diverse, tutte unite dalla stessa visione inclusiva della bellezza:

  • Ida Montanari – Icona del make-up italiano, truccatrice storica dal 1966, ha lavorato con celebrità nazionali e internazionali. Fondatrice di una Accademia e di una società di servizi per lo spettacolo che portano il suo nome. È una vera pioniera nel mondo del beauty.
  • Luca Buttiglieri – Make-up artist e creator che trasforma il make-up in libertà ed espressione, ispirando migliaia di persone e promuovendo una cultura beauty inclusiva che celebra anche il make-up maschile.
  • Adriana Bazgan – Beauty creator e voce della skin positivity, ispira migliaia di persone mostrando con orgoglio la vitiligine e promuovendo una bellezza autentica, inclusiva e senza filtri.
  • Dott.ssa Camilla Di Pasquali – Founder e Medical Director di BTX Bar, che unisce rigore scientifico e sensibilità artistica per sottolineare come la bellezza autentica nasca dall’equilibrio tra armonia e imperfezione.

BTX Café: un ambulatorio che diventa spazio culturale

Con BTX Cafè, BTX Bar ribalta l’immaginario della medicina estetica, trasformando lo studio medico in luogo aperto e partecipato, dove la bellezza non è un ideale da rincorrere, ma una possibilità di cura, espressione e libertà.

Strafatti. Ma di filler.

Un recente articolo del New York Post parla per la prima volta del fenomeno della “filler blindness”. Ovvero quella “cecità” psicologica da parte di chi si sottopone a trattamenti estetici ripetuti, perdendo progressivamente la capacità di percepire i cambiamenti del proprio volto, normalizzando proporzioni esagerate e continuando a richiedere ritocchi sempre maggiori, con un progressivo distacco tra sé e la propria immagine mentale reale.

“Love Island Face”: il trend che allarma gli esperti

Il ‘caso’ è esploso, a livello mediatico, dopo la messa in onda della 7a edizione di Love Island USA, il dating show dove un gruppo di single, isolato in una villa da sogno senza orologi, è costretto a “ri-accoppiarsi” ad ogni puntata al fine di formare la coppia vincitrice del premio finale.

Quest’anno a catalizzare l’attenzione sono stati i volti dei concorrenti: fronti “congelate” dal Botox, labbra a canotto, mascelle affilate come rasoi. Un nuovo canone estetico di “overdose da filler” replicato sulle facce di ogni concorrente, al punto di renderli simili come un copia-incolla.

In USA i media hanno coniato il termine “Love Island Face” per descrivere questa tendenza di molta Gen Z (la prima nata nel boom della medicina e chirurgia estetica di massa): una generazione cresciuta coi selfie e la tendenza a rendere il proprio volto sempre più simile a un filtro Instagram, con esiti estetici spesso controproducenti nella vita reale.

Secondo la Dottoressa Angela Sturm, chirurgo plastico facciale, il “look da villa” (la villa in cui si svolge il reality) è saturo di filler. 

Secondo lei, i protagonisti del dating show “sembrano già più vecchi della loro età e continueremo a vedere la migrazione dei filler e questo fenomeno di ‘filler blindness“.

L’effetto di questi eccessi, secondo molti esperti, è controproducente a livello estetico: “È come il trucco. Certi look possono sembrare ok in foto, ma non naturali dal vivo o in video“, ha commentato Sturm.

Mi piaccio davvero così o è solo un effetto dell’algoritmo?

Andare dal medico chirurgo estetico per diventare la replica di un volto di tendenza.

Da cosa origina questa necessità?
Secondo gli psicologi si tratta di una scorciatoia per la vera accettazione di sé:  la ricerca di sicurezza percepita dalla nostra cultura attraverso il conformismo.

Gli algoritmi sui social ci propongono sempre gli stessi volti, creando quello che gli psicologi chiamano ‘effetto di mera esposizione’ (mere exposure effect). A un certo punto, iniziamo a preferire ciò che vediamo più spesso.

A livello sociologico, questa tendenza racconta anche il tentativo di controllo delle nuove generazioni, spaventate da uno scenario incerto e in continuo cambiamento.

Per i giovani che affrontano l’instabilità economica, l’ansia climatica e il caos politico, l’ambulatorio di medicina estetica può sembrare l’unico posto in cui il risultato desiderato è garantito.

Verso un ritorno alla “bellezza al naturale”

Ma ogni tendenza, ciclicamente, fa posto a una contro-tendenza.

Anche in America, ci sono nuove generazioni di pazienti che ricercano dalla medicina estetica degli effetti più naturali. Il “ritocco” che non si vede, ma che rende l’aspetto più armonico e lavora in maniera preventiva sulla qualità della pelle, in un’ottica pro-aging.

Penso che stiamo entrando in un’era di trasparenza, di inversione dei filler, soprattutto per labbra e guance”  – ha recentemente commentato al New York Post la Dottoressa Lanna Cheuck . “L’industria si sta davvero orientando verso procedure più naturali e rigenerative“.

“You. Better”: il metodo BTX Bar 

Noi di BTX Bar Italia preferiamo leggere questo dato non semplicemente come un trend, che per una volta ci sentiamo di sposare, ma come il segno concreto che i pazienti stanno diventando sempre più consapevoli, critici e informati rispetto al settore della medicina estetica.

Ci si può “rifare” senza essere “strafatti”. Perché – come ripetiamo sempre – per noi il miglior risultato estetico è quello che c’è, ma non si vede.

FONTE https://nypost.com/2025/08/04/lifestyle/love-island-face-trend-prompts-warning-about-filler-blindness-from-alarmed-experts/?utm_source=chatgpt.com

Stop alle pratiche illegali: verso il diritto alla salute e alla bellezza sicura

Mai più morti per pratiche illegali: BTX Bar rilancia il diritto alla salute e alla bellezza sicura. Con Arcigay e Cest avviati percorsi agevolati per le persone trans

La morte di Mirela, donna trans di 44 anni deceduta a Pisa dopo un’iniezione clandestina di olio illegale, mette ancora una volta in evidenza due problematiche: lo stigma nei confronti delle persone trans e l’onerosità dei trattamenti di medicina estetica, da sempre appannaggio di un’élite. La medicina estetica, che può essere uno strumento fondamentale di affermazione di genere e di benessere psicofisico, non può restare accessibile solo a pochi, né essere lasciata in mano al mercato nero.

Pratiche come le iniezioni di silicone liquido, vietate in Italia dal 1993, continuano purtroppo a circolare nella comunità trans, dove la mancanza di accesso a cure sicure e accessibili spinge troppe persone verso scelte disperate e pratiche improvvisate, clandestine e pericolose. Le conseguenze sono devastanti: infezioni, complicanze irreversibili, mutilazioni chirurgiche distruttive e, come nel caso di Mirela, la morte.

Mercato nero e pratiche pericolose: il caso di Mirela rilancia la prevenzione e la sicurezza


“Il silicone liquido e l’olio sintetico, come il Syntol, possono causare embolie gravi, infezioni croniche, migrazioni del materiale e danni permanenti ai tessuti e ai vasi linfatici. Non esiste nessuna garanzia di sicurezza in questi interventi illegali- ricorda la Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Medical Director di BTX Bar Italia-. I rischi includono contaminazioni batteriche o tossiche: senza controlli sanitari, senza tracciabilità e senza professionalità medica, non si parla di estetica ma di roulette russa”, aggiunge.


“La morte di Mirela- afferma Regina Satariano, Presidente Consultorio Transgenere che, per prima ha denunciato il caso permettendo l’avvio delle indagini- non può rimanere vana. Deve tradursi in prevenzione e tutela della salute in una società più inclusiva che non lasci le persone più vulnerabili nelle mani del mercato nero”.


BTX Bar, insieme ad Associazioni trans come CEST, TGenus, Gruppo Trans APS e Arcigay Rete Trans Nazionale ha avviato un percorso comune “Beyou” che prevede agevolazioni economiche dedicate alla comunità trans, proprio per sottrarre terreno alle pratiche clandestine e offrire un accesso reale a cure professionali, certificate e sicure.

Durante il BTX Café di giugno, evento culturale all’interno dell’ambulatorio medico di Porta Venezia a Milano, Associazioni e attivisti hanno denunciato la diffusione di interventi illegali ancora oggi praticati: dal silicone industriale iniettato senza igiene fino a prodotti contraffatti acquistati su canali non autorizzati.
Per questo BTX Bar rilancia oggi, con maggiore urgenza, il suo Vademecum per una Medicina Estetica Sicura, già presentato nei mesi scorsi, che raccoglie regole pratiche per riconoscere professionisti, prodotti e strutture affidabili e difendersi dal mercato nero.
Negli ultimi mesi sono stati intensificati i controlli, ma la repressione da sola non basta: serve cultura della sicurezza, serve responsabilità etica, serve garantire alla comunità trans l’accesso a soluzioni sicure e rispettose.


Per Miki Formisano, Presidente di CEST, associazione nella rete di Italia Trans Agenda “la morte di Mirela è una ferita aperta. Il suo corpo ci racconta di una società che ancora non offre alternative sicure e accessibili. Scegliere la sicurezza non deve essere un privilegio, ma un diritto”.
Per Christian Cristalli, responsabile politiche trans di Arcigay: “La clandestinità uccide. Non possiamo accettare che la mancanza di tutele, opportunità economiche e informazioni spinga le persone trans a rischiare la vita come nel caso di Mirela”.

Medicina estetica: i pericoli dei prodotti non autorizzati e come difendersi

Nel 2025 la richiesta di trattamenti di medicina estetica in Italia continua a crescere a un ritmo sostenuto. Parallelamente all’aumento crescente della domanda, le autorità italiane stanno intensificando i controlli per contrastare la diffusione di farmaci, prodotti e dispositivi medici non conformi e provenienti dal mercato nero

Solo nei primi mesi del 2025, la Guardia di Finanza e i Carabinieri dei NAS hanno effettuato più di 1.160 controlli su centri estetici e studi medici estetici, sequestrando prodotti e dispositivi per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro. Sono state chiuse 14 strutture abusive e contestate 156 violazioni amministrative, con 104 denunce per esercizio abusivo della professione e l’utilizzo di prodotti scaduti o contraffatti.

Il paziente ha bisogno sempre più di tutelarsi – talvolta anche dall’utilizzo improprio dei social – attraverso una cultura della consapevolezza e del rispetto rigoroso delle normative, al fine di salvaguardare l’efficacia dei trattamenti. E, quel che più conta, per tutelare in primis la propria salute.

Abbiamo sottoposto questi temi alla Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Medical Director di BTX Bar Italia, che ci ha aiutato a capire come orientarsi, quali sono i pericoli più concreti e come tutelarsi.

“Ci sono tantissimi canali di vendita di prodotti per medicina estetica non controllati – spiega Camilla Di Pasquali – spesso provenienti dal mercato nero cinese o asiatico. Questi prodotti non hanno il marchio CE e spesso, anche a un primo sguardo, si notano piccole differenze rispetto ai prodotti originali europei, errori sull’etichetta o sulla grafica, molto simili ai prodotti contraffatti, come accade per le borse griffate”.

Canali di vendita non sicuri e prodotti contraffatti: un rischio nascosto

Non mancano poi account Instagram che vendono questi prodotti in modo fraudolento, utilizzando nomi e riferimenti di cliniche o brand ufficiali. “All’inizio anche noi siamo stati vittime di una truffa simile: una persona si era localizzata come BTX Bar in Via Sicilia 54 (la nostra sede di Roma) vendendo prodotti di medicina estetica falsi e usando il nostro nome come garanzia. È una pratica fraudolenta molto pericolosa, che truffa i pazienti”.

Pericoli per la salute: dalla contaminazione batterica alla tossicità

Uno dei principali problemi derivanti dall’utilizzo di prodotti non certificati è la mancanza di controlli sanitari e di qualità: “I rischi includono contaminazioni batteriche o altre sostanze tossiche che possono causare reazioni gravi nell’organismo. ” 

La garanzia di provenienza, per ogni trattamento di medicina estetica realizzato presso un ambulatorio BTX Bar, è fornita dalla nostra “Beauty card”: una vera e propria carta di identità dei prodotti usati, che dimostra l’originalità, la provenienza e la sicurezza del farmaco.

I prodotti sicuri arrivano solo da aziende autorizzate o da farmacie certificate, e sono scelti in base a qualità comprovata e supportata da solidi studi scientifici. “Gli studi devono essere letti in modo critico per verificare la validità e la robustezza delle evidenze scientifiche”, sottolinea Di Pasquali.

I rischi specifici dei filler e dei materiali non dichiarati

La Dott.ssa Di Pasquali chiarisce quali sono i rischi derivanti dall’uso di prodotti non legittimi: “Può accadere che al posto di un filler a base di acido ialuronico ci sia silicone, più economico ma molto più pericoloso. Una pratica illegale che può causare embolie gravi, infezioni croniche, migrazioni del materiale nel tessuto e danni anche a lungo termine ai vasi linfatici”.Anche se il prodotto è a base di acido ialuronico, senza controlli e garanzie sulla sterilità, ci possono essere gravi rischi infettivi, poiché l’acido ialuronico costituisce un ottimo terreno di crescita batterica se contaminato. Inoltre, la presenza di contaminanti o residui di lavorazione può scatenare reazioni allergiche o problemi di tossicità.

Come verificare l’autenticità dei prodotti e la professionalità del centro estetico

“Purtroppo i pazienti hanno pochi strumenti per difendersi e per riconoscere se il prodotto che ricevono sia conforme alle normative italiane ed europee. L’unica via sicura è rivolgersi a strutture certificate, che si riforniscano direttamente dalle case produttrici o da farmacie italiane, perché in questo modo si ha la certezza della qualità e della sicurezza.”Un altro aspetto è legato alla professionalità degli operatori: chi non è medico difficilmente può accedere ai canali ufficiali di rifornimento, ed è più probabile che si approvvigioni di prodotti non autorizzati o contraffatti.

Cosa può fare un paziente per tutelarsi

BTX Bar Italia continua a lavorare per una corretta informazione e una medicina estetica di qualità, etica e trasparente.

Per questo invitiamo tutti i pazienti a informarsi accuratamente e affidarsi solo a centri medici certificati e autorizzati, che utilizzino prodotti originali, tracciabili e controllati in ogni fase, seguendo protocolli di sicurezza rigorosi. 

Ai pazienti ricordiamo l’importanza di:

  • Affidarsi a medici professionisti qualificati. Online cercate solo le referenze del medico tramite il portale  della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, non l’acquisto diretto dei farmaci da farvi iniettare.
  • Evitare acquisti al di fuori dei canali legali, quali siti web, piattaforme di e-commerce, palestre e/o centri estetici.
  • Richiedere documentazione e certificati di conformità per ogni trattamento.
  • Verificare sempre che il prodotto utilizzato abbia regolare autorizzazione sul sito AIFA o EMA.
  • Seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e segnalare tempestivamente eventuali reazioni avverse.
  • In caso di complicanze importanti, il tempismo è fondamentale. Non esitare a recarsi in pronto soccorso, se l’assistenza fornita dal medico (o sedicente tale) non è adeguata.

La sicurezza in medicina estetica non è un optional, ma un diritto irrinunciabile e una condizione indispensabile per risultati duraturi e privi di rischi.

Storia di un sorriso ritrovato: quando il filler labbra cura una ferita interiore

Ci sono sorrisi che restano imprigionati per anni.
Non per mancanza di gioia, ma per vergogna.
Per chi convive con una cicatrice evidente o con asimmetrie del volto, sorridere o mostrare i denti diventa un gesto difficile, ansiogeno, talvolta doloroso. È come se, ad ogni risata, il mondo intero si concentrasse proprio lì, su quel dettaglio che si vorrebbe rimuovere.

È la storia di una giovane donna che, fin da neonata, ha convissuto con le cicatrici di un’operazione di labbro leporino (cheiloschisi). Anni di interventi chirurgici avevano restituito al suo volto la funzionalità, ma non la serenità di sorridere senza timore.

Arrivata in fine presso uno dei nostri ambulatori, ha vissuto (e ci ha fatto vivere a sua volta) la commozione di poter ritornare a sorridere liberamente. Tutto questo grazie ad una sapiente consulenza e a 10 minuti di trattamento di filler labbra eseguiti dalle mani esperte dei nostri medici estetici.

Che cos’è il labbro leporino? Cheloischisi e palatoschisi

Pensate a una bambina appena nata, che è già per tutti una principessa: parliamo di Blu Jerusalema, la primogenita di Gianluca Vacchi e Sharon Fonseca. Per mesi prima di nascere, la sua attesa è stata resa spettacolare da balletti social, coreografie virali a cui partecipavano la famiglia “allargata” di Vacchi-Fonseca, inclusi domestici ed animali di casa.

Ma il suo arrivo, cinque anni fa, ha inaugurato un nuovo capitolo dello storytelling dell’imprenditore, dj e re dei social. Dover annunciare, insieme al lieto evento, la preoccupazione che accomuna ogni genitore di dover gestire, subito dopo la nascita, una anomalia che deturpa il volto della propria neonata.

La cheloischisi (labbro leporino) e la palatoschisi (palato aperto) sono malformazioni congenite che si sviluppano nelle prime settimane di vita intrauterina, quando i tessuti del volto non si fondono correttamente.
La cheloischisi interessa il labbro superiore, creando una fessura visibile che può estendersi fino al naso; la palatoschisi coinvolge invece il palato, con possibili difficoltà nella respirazione, nell’alimentazione e nel linguaggio.

Il trattamento è, in prima battuta, chirurgico con una o più operazioni correttive che vengono effettuate nei primi mesi di vita e sono finalizzate a ripristinare la funzionalità della bocca e a migliorare il quadro sintomatologico (quindi le difficoltà nel parlare, nel succhiare il latte materno, ecc). A seguire il paziente nel corso della vita è un team di medici specialisti: il chirurgo plastico, l’odontostomatologo, il dentista insieme a prostodontista e ortodontista, il logopedista e lo psicologo.

Anche dopo la correzione chirurgica, queste condizioni possono lasciare segni visibili: cicatrici, asimmetrie, perdita di volume e disallineamento tra le due metà del labbro. Problemi non solo estetici, ma che hanno ricadute profonde a livello psicologico ed emotivo.

Un caso di labbro leporino trattato dalla Dott.ssa Camilla Di Pasquali al BTX Bar con filler all'acido ialuronico

Il ruolo del filler: un equilibrio ritrovato

La medicina estetica, in mani esperte, può intervenire per armonizzare i volumi e migliorare la simmetria del volto, anche in esiti post-operatori non ottimali. Come nel caso della nostra paziente operata in passato di labbro leporino.
Attraverso microiniezioni di filler a base di acido ialuronico, il medico può:

  • Ripristinare il volume del labbro superiore
  • Ammorbidire la cicatrice
  • Riequilibrare il contorno labiale
  • Migliorare la proporzione con il labbro inferiore

Nel caso della nostra paziente, il filler ha agito come un ponte tra le due metà del sorriso, ridonando non solo una armonia al volto, ma un booster di fiducia a chi lo indossa.

Medicina estetica: non solo bellezza, ma recupero di funzionalità e autostima

Sorriso gengivale, sudorazione eccessiva, asimmetrie facciali, ustioni, cicatrici post-operatorie o da acne, rimozione tatuaggi indesiderati. Oltre al trattamento delle cicatrici da labbro leporino, esistono altri interventi di medicina estetica che hanno un impatto anche psicologico:

  • Tossina botulinica per la correzione del sorriso gengivale (gummy smile).
  • Botox per iperidrosi ad ascelle, cuoio capelluto, mani e piedi.
  • Filler ricostruttivi per esiti di traumi o incidenti
  • Biorivitalizzazione per migliorare la qualità della pelle dopo ustioni o cicatrici
  • Laser frazionato per ridurre segni post-chirurgici
  • Trattamenti combinati per asimmetrie post-paralisi facciale

Il Metodo BTX Bar: precisione, empatia e personalizzazione

«La medicina estetica – commenta la nostra medical founder Camilla Di Pasqualiè chiamata cosi ma ha sempre un valore funzionale, se ben fatta. Se ci si focalizza solo sull’estetica è difficile apprezzare il miglioramento, ma solo il cambiamento».

Nel nostro approccio, ogni trattamento parte da un’analisi meticolosa delle proporzioni del volto e delle esigenze emotive del paziente.
Il metodo BTX Bar non si limita a “riempire” o “cancellare”: costruisce un progetto su misura, dove l’obiettivo finale è perseguire armonia e autenticità.

Quando la paziente si è guardata allo specchio dopo il trattamento, per la prima volta, ci ha regalato un sorriso pieno, senza trattenersi.

Scopri qui tutti i nostri trattamenti.

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Pro-aging e biostimolazione: il futuro della medicina estetica sostenibile

Per troppo tempo la medicina estetica è stata percepita come una corsa per cancellare i segni del tempo, un tentativo di fermare l’invecchiamento a tutti i costi. Oggi, grazie alla visione pro-aging, possiamo finalmente rapportarci all’invecchiamento cutaneo in un’ottica più evoluta e sostenibile, come ci spiega la Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Founder e Medical Director di BTX Bar Italia.

Dall’anti-aging al pro-aging: una rivoluzione estetica e culturale

«Possiamo finalmente superare il concetto di medicina estetica anti-aging per parlare di medicina pro-aging» spiega la Dott.ssa Di Pasquali. «Non si tratta più di negare l’età, ma di accompagnare il naturale processo di invecchiamento, prevenendo e trattando i cambiamenti fisiologici della pelle senza snaturarci» .

Questo approccio fa parte di una medicina preventiva che sostiene la qualità della pelle nel tempo, mantenendola tonica, elastica e luminosa, senza stravolgerne la naturalezza.

La prevenzione comincia dallo stile di vita e dalla skincare quotidiana

Vivere con consapevolezza significa anche godere del sole, ma con le giuste precauzioni, e sostenere la pelle con trattamenti rigeneranti che stimolino la produzione di collagene ed elastina, prevenendo i danni causati dall’ossidazione cellulare e dal fotoinvecchiamento.


Secondo la Dott.ssa Di Pasquali, la cura della pelle parte da gesti semplici ma essenziali:

  • idratazione quotidiana per mantenere la barriera cutanea in salute
  • protezione solare tutto l’anno
  • detersione costante per eliminare agenti inquinanti

“Alla base di tutto” – precisa la Dott.ssa Di Pasquali – “c’è uno stile di vita sano e una corretta esposizione al sole, che non deve essere demonizzato ma vissuto con consapevolezza: la protezione solare è necessaria tutto l’anno, non solo in estate. Allo stesso modo, dobbiamo proteggere la pelle dagli agenti inquinanti cittadini e prendercene cura con una pulizia e idratazione quotidiana.”

Non solo anni, ma stili di vita

Uno stile di vita sano, che include una corretta alimentazione, attività fisica regolare, sonno adeguato e gestione dello stress, è fondamentale per la prevenzione di molte malattie e per il mantenimento del benessere generale.
E, al di là delle premesse genetiche, la nostra pelle è la cartina al tornasole di tutti questi fattori.

Lo stress, il sonno irregolare, una alimentazione scorretta, una idratazione insufficiente, una eccessiva esposizione al sole senza protezione, fumo e alcool segnano la pelle ed accelerano il processo di invecchiamento ed il decadimento cutaneo.

Biostimolazione: il trattamento pro-aging che riattiva la pelle

Al centro della filosofia pro-aging c’è la biostimolazione, un trattamento che attraverso microiniezioni nel derma introduce sostanze biorivitalizzanti come:

  • Acido ialuronico libero, che migliora l’idratazione profonda della pelle
  • Idrossiapatite di calcio, stimolante del collagene
  • Acido polilattico, per migliorare tono, compattezza ed elasticità
  • Vitamine, aminoacidi e peptidi, nutrienti essenziali per i fibroblasti
  • Peeling chimici, per il rinnovamento cutaneo
  • Tossina botulinica diluita, non solo per la classica azione sulle rughe dinamiche, ma anche in combinazione con sostanze idratanti, per affinare la texture e ridurre la produzione di sebo
  • Laser frazionati e Q-switched, contro discromie, pori dilatati e segni del tempo

Queste sostanze e procedure stimolano i fibroblasti a riattivare la produzione di collagene ed elastina, essenziali per mantenere la pelle giovane e compatta.

Come funziona la biostimolazione? Tempi e risultati

Una seduta di biostimolazione dura circa 20-30 minuti, eseguito con aghi molto sottili, è quasi indolore e può lasciare un leggero rossore o gonfiore che scompare in poche ore. Il trattamento può essere effettuato su:

  • Viso
  • Collo
  • Décolleté
  • Mani
  • Altre aree del corpo segnate da perdita di tono o elasticità

Il futuro della medicina estetica? Autenticità e sostenibilità

«Il futuro della medicina estetica non è il congelamento dell’espressione – conclude la Dott.ssa Di Pasquali – ma un accompagnamento dolce e rispettoso della propria unicità. Noi del Botox Bar ci impegniamo ogni giorno per costruire insieme a chi ci sceglie un percorso di bellezza autentica, non standardizzata, sostenibile nel tempo»

Il vero obiettivo della medicina estetica pro-aging non è cancellare il tempo, ma imparare a viverlo al meglio, con una pelle sana, forte e radiosa.

Paura del Botox? Rispondiamo a tutte le tue domande!

paura-botox

La paura del botox è uno dei motivi più frequenti per cui tante persone esitano ad avvicinarsi alla medicina estetica.

Se nella tua vita c’è sempre stato interesse nel Botox ma poi sono balenate domande come “E se mi fa male? Se mi provoca una paralisi? E se non lo voglio più?” , fermati un attimo.
Te lo spiega il nostro Dr. Giacomo Peluso con tutta la trasparenza che ci rappresenta.

Dicci la tua “Paura del Botoxe te la faremo passare!

il botox Fa male? Rischio davvero una paralisi?

La verità è che il dolore è minimo (molti pazienti lo definiscono “fastidio”) e nel nostro studio facciamo di tutto per metterti a tuo agio: palline antistress, peluche da stringere (si parliamo di Tina la Tettina) e medici che ti parlano durante tutto il trattamento per farti rilassare. Nessun ago arriva a sorpresa!

Il botox non paralizza, se usato correttamente e da persone competenti che sanno come somministrarlo. Agisce rilassando i muscoli in modo controllato e mirato.

Ed è per questo che è fondamentale affidarsi solo a medici esperti e specializzati, (e se dovesse servire ti ricordiamo di leggere il nostro vademecum anti Fuffaroli), che conoscono l’anatomia del viso e sanno dosare le giuste quantità con le tecniche corrette.

i medici professionisti lavorano con delicatezza e rispettano l’armonia del volto, personalizzando ogni trattamento in base alle condizioni cliniche di ogni paziente.

Ho paura e all’ultimo non voglio più farlo…?

Lo dici e non c’è nessun problema.

Anche decidere di non fare un trattamento è una scelta che rispettiamo, nessuno ti spinge a fare qualcosa, ma il nostro scopo è darti tutte le informazioni per scegliere con serenità il trattamento migliore per stare in pace con te

Adesso tocca a te!

Vuoi sentirlo dalla voce di chi ogni giorno accompagna centinaia di persone in questo percorso? Raggiungici in ambulatorio, parla con i nostri medici specialisti, oppure contatta il nostro servizio di Patient Care per rispondere a tutti i tuoi dubbi e farti passare ogni paura sul botox.
Oppure iscriviti al nostro Canale Youtube per non perderti altri approfondimenti sul Botox e sulla medicina sicura.

La bellezza non fa paura quando è consapevole.

Botox shaming e senso di colpa: quando il botox diventa reato morale

di Anna Benedetto

Reato di botox. Colpevoli tutti: chi lo fa, chi non lo fa, chi lo desidera ma non lo ammette, chi lo fa ma non lo dice e chi invece ne parla troppo in giro. A salire sul patibolo, soprattutto le donne. Meglio se mature, quindi di per sé già “colpevoli” di invecchiare. Giudici e boia sono spesso “le amiche”, i colleghi, i familiari, persone vicine alla cerchia di appartenenza e per questo influenti. E poi ci sono i “vecchi amici” da cui è impossibile separarsi, come il Super-Io, il nostro acerrimo giudice interiore.

Donne Vip e inquisizione

Se il tema è “donne Vip e bellezza”, il clima poi è quello da Grande Inquisizione, dove follower, haters e giornalisti sono sempre pronti a mettere le mani sulla tastiera per trasformarsi in “infallibili” Torquemada.
Da Jennifer Lopez, 55 anni, anche detta “J-gLOw” per la sua pelle splendida “come diamante” (cit. Marcella Bella), regolarmente presa d’assalto dai suoi follower più propensi a pensare che il suo segreto di bellezza sia il Botox, più che l’olio di oliva e la sua miracolosa skincare.
«Per favore non chiamatemi bugiarda – commenta Lopez – Per la 500 milionesima volta…Non ho mai fatto il Botox o usato altri trattamenti iniettabili!!».

Per chi invece non ha mai detto di essere”like a Virgin” rispetto agli interventi di medicina estetica – vedi Madonna of course – scatta la gogna. Tra le tante shitstorm riservate alla cantante, una volta superati i 60, è la gragnola di commenti ricevuti dopo la sua apparizione alla  65ª edizione dei Grammy nel 2023.

Madonna stessa ha risposto a queste critiche con un lungo post su Instagram, denunciando un atteggiamento di “ageismo e misoginia” nei confronti di una donna che, pur essendo diventata una icona, non ha mai smesso di lavorare duro e di fare da apripista a tutte le donne che verranno dopo di lei perché possano avere vita più facile in avvenire.


«Ancora una volta – dice Miss Ciccone – mi trovo sotto il riflesso dell’ageismo e della misoginia che permeano il mondo in cui viviamo. Un mondo che si rifiuta di celebrare le donne dopo i 45 anni e sente il bisogno di punirle se continuano a essere forti di volontà, lavoratrici e avventurose».

Al suo sopracciglio, scatenate l’inferno

In Italia, la pressione sociale sulle donne che scelgono di sottoporsi a trattamenti estetici come il Botox è forse ancora più forte. Lo sa bene Patty Pravo, la cui intervista a “Belve” del 2023 è diventata virale, proprio per aver detto di non essersi mai rifatta niente, di fronte ad una spaesata Francesca Fagnani.

Chi invece va in onda subito dopo una fiala di Botox rischia di sentirsi chiamare “mostro”, “sorcio” o “trans”. È solo uno tra gli ultimi casi quello della conduttrice TV Veronica Maya, vittima di Botox shaming a causa del suo sopracciglio asimmetrico, causato da una iniezione di tossina botulinica fatta troppo a ridosso di una trasmissione e dunque non ancora assestata.

Parallelamente, le dive che decidono di non ricorrere alla medicina estetica o di invecchiare naturalmente spesso subiscono le più aspre dimostrazioni di ageismo.
Come se un un corpo – come quello della donna – che nei media e nella pubblicità è visibile solo se viene “sessualizzato”, non avesse più scena né dignità una volta decisa la “data di scadenza”.

Eva, la Bellezza e il mito del sacrificio

Anche per le donne “normali”, quando si tratta di aspetto estetico, i riflettori restano accesi. Ed è sempre stato così. Nel corso della storia, la bellezza – soprattutto femminile – è stata la lente della visibilità e dell’inclusione sociale.
Suo immancabile corollario: il sacrificio.
Dai busti vittoriani ai tacchi vertiginosi, dagli impacchi tossici di bellezza al piombo delle corti rinascimentali fino alle pratiche più estreme delle tribù Masai.
Il dolore a cui sottoporsi per perseguire determinati risultati estetici era il pegno da pagare per “meritare” di essere ammirate e corteggiate.
Di essere “viste”, nella maggior parte dei casi.
Un retaggio sociale, antropologico, estetico che ha plasmato non solo i canoni, ma anche il nostro modo di percepire noi stesse.
L’acne, la cellulite, il peso corporeo, l’età che avanza, ancora oggi sono tra i nemici più acerrimi del benessere emotivo che una donna incontra nella sua vita fisiologica. 

Il senso di colpa ha rimpiazzato il corsetto

E oggi? Il senso di colpa è il nuovo busto contenitivo.
Le donne, oggi, sembrano incastrate in un paradosso perfetto: si sentono in colpa sia quando decidono di ricorrere alla medicina estetica – accusate di essere superficiali, insicure, artefatte, eccessive, esibizioniste – sia quando non lo fanno. E si sentono inadeguate, trascurate, colpevoli di non aver fatto “abbastanza” per migliorarsi.
Non abbastanza dieta. Non abbastanza fitness. Non abbastanza skincare, sonno, meditazione, detox o il nuovo trend di benessere del momento.
Questo avviene, però, principalmente in Italia dove il culto del “naturale, ma non troppo” si accompagna alla condanna pubblica del bisturi e della siringa.
All’opposto, in Paesi come la Corea del Sud la chirurgia estetica e i vari “rituali di bellezza” sconfinano nell’ossessione, considerati un passaggio quasi obbligato nella costruzione del successo sociale e professionale.
Nella nostra fetta di mondo, il mantra del self care è diventato una trappola a due vie: se ti prendi cura di te con strumenti medici, sei giudicata. Se non lo fai, sei comunque giudicata (anche da te stessa).
Il risultato? Una generazione di donne iper-performanti, con l’autostima ad orologeria e il senso di colpa come partner fisso.
Ma il vero tema non è l’estetica. È la narrazione tossica del dover sentirsi “abbastanza” per qualcun altro. Per l’occhio di chi guarda. Per il filtro di Tik Tok. A prova di dito dei follower, sempre pronti a commentare. Una battaglia impari, che miete vittime silenziose.
E allora forse è ora di smettere di cercare la perfezione e iniziare a cercare la libertà: quella di scegliere, senza sentirsi sbagliate in ogni caso.

I benefici psicologici del Botox: evidenze scientifiche

La Scienza ci assolve. Lo avreste mai detto?
Diversi studi scientifici recenti dimostrano che i trattamenti come il Botox, se realizzati in modo armonico e personalizzato, possono migliorare l’umore, la percezione di sé e la qualità delle interazioni sociali.
il Botox può avere effetti positivi sul benessere psicologico. Una meta-analisi del 2024 ha evidenziato come le iniezioni di Botox riducano i sintomi di depressione lieve o moderata, migliorando l’autostima e la percezione corporea dei pazienti.
Il meccanismo alla base di questo beneficio è legato alla teoria del feedback facciale, secondo cui le espressioni del volto influenzano le emozioni. Riducendo le rughe di espressione negative, il Botox può contribuire a migliorare l’umore e a ridurre ansia e depressione. Inoltre, oltre il 70% dei pazienti trattati ha riportato un miglioramento significativo della propria immagine corporea, con un conseguente aumento della fiducia in se stessi e del benessere mentale.
Un altro studio mette in evidenza un effetto benefico sul trattamento della depressione paragonabile all’uso di farmaci. Solo per citarne alcuni.

In sintesi: quando ti vedi meglio, ti senti meglio.
E questo ha un impatto reale, misurabile, sulla tua vita.
Con ricadute sulle relazioni sociali, il lavoro, il menage familiare e la psiche.

La campagna di BTX Bar per una medicina estetica sicura

In scienza e coscienza. Due termini che non andrebbero mai separati. Soprattutto dagli “addetti ai lavori”.
La medicina estetica non è un trucco per nascondersi o omologarsi, ma uno strumento per sentirsi più in armonia con se stessi. E il punto non è “rifarsi”, ma non farsi male con aspettative irrealistiche o – ancor peggio – affidandole nelle mani di improvvisati.

Secondo un recente report dei NAS, solo a Roma, il 25% dei centri estetici risulta fuorilegge. C’è chi “esercita”, senza avere una professione: a casa, in centri estetici, parrucchieri, hall di hotel.
L’offerta di questi improvvisati “Doctor Frankenstein” accoglie, del resto, una domanda sempre in crescita. Il mercato della medicina estetica in Italia è un trend in aumento per tutti i segmenti d’età, dove la richiesta delle donne rappresenta l’80% del mercato e la fascia d’età 19-34 effettua il 40-45% delle procedure ed è la più influenzata dalle mode e dai trend social.

Urge pertanto una “presa in carico” etica, ancor prima che medico-scientifica, di ogni potenziale paziente. È fondamentale che ogni donna possa scegliere liberamente di prendersi cura del proprio aspetto, senza subire giudizi o colpevolizzazioni.
Ma soprattutto che possa farlo in sicurezza in un ambulatorio, per mano di un medico specialista.
Nelle testimonianze di donne “sfigurate” da reazioni avverse, causate da trattamenti effettuati da mani e in contesti non professionali, il senso di colpa campeggia incontrastato.
Il “Cosa ho fatto?!” si sostituisce al “Cosa mi hanno fatto?!.
Come se la responsabilità di un intervento chirurgico andato male potesse ricadere sul paziente sotto anestesia. Tutto questo a dimostrazione del retaggio psicologico di cui abbiamo parlato.

Affidarsi a medici professionisti certificati garantisce non solo la sicurezza dei trattamenti, ma anche un percorso che valorizzi il benessere psicofisico complessivo, riconoscendo il Botox non solo come un trattamento estetico, ma anche come un possibile alleato per il benessere psicologico.
Il Botox Bar ha lanciato questa campagna di informazione, perchè la bellezza può essere una scelta, ma la sicurezza non dovrebbe esserlo mai.

Fringe Benefit 2025: Adesso l’azienda ti paga i trattamenti estetici!

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In un mercato del lavoro sempre più attento al work-life balance, le aziende italiane puntano su benefit aziendali che vadano oltre la retribuzione. Dai buoni pasto all’auto aziendale, fino ai trattamenti estetici (sì, avete letto bene!), i Fringe Benefit sono la chiave per “coccolare” i dipendenti, aumentare la produttività e per migliorare il bilancio casa-lavoro e la qualità della vita professionale

Cosa Sono i Fringe Benefit?

Facciamo un rapido passo indietro per domandarci: cosa si intende quando ci si riferisce ai benefit aziendali? Si parla di beni e servizi che un’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti in aggiunta alla retribuzione monetaria. Questi compensi non monetari integrano lo stipendio principale e possono assumere diverse forme, dalle auto aziendali ai buoni pasto, dalle polizze sanitarie ai corsi di formazione professionale.

A differenza dei tradizionali servizi di welfare aziendale (come check-up medici, assistenza ai familiari, copertura delle spese per l’istruzione dei figli, borse di studio e previdenza integrativa), i fringe benefit 2024 si concentrano su vantaggi immediati che migliorano la quotidianità del lavoratore.

I Principali Tipi di Benefit Aziendali

Tra i benefit aziendali più apprezzati troviamo:

  • Buoni pasto e buoni acquisto
  • Auto aziendale e benefit di mobilità
  • Abbonamenti a palestre e centri benessere
  • Polizze sanitarie integrative
  • Dispositivi tecnologici (smartphone, laptop)
  • Corsi di formazione e aggiornamento professionale

Una Novità nel Mondo dei Fringe Benefit: Il Botox Bar

Edenred e Satispay, due delle maggiori società che erogano servizi di fringe benefit in Italia, hanno recentemente ampliato la loro offerta includendo anche i trattamenti estetici del BTX Bar, che diventa la prima rete di ambulatori di medicina estetica in Italia ad offrirti un’opportunità del genere, esclusiva per il vostro benessere personale, semplicemente utilizzando il codice generato dall’apposita app oppure presentando il buono acquisto presso il BotoxBar.

Perché Scegliere i Trattamenti BTX Bar® con i Fringe Benefit?

  • ✅ Sicurezza: Medici certificati e prodotti tracciabili.
  • ✅ Comodità: servizio disponibile in tutte le sedi a Roma, Milano e Monza
  • ✅ (Vantaggio fiscale: Deduzione totale per l’azienda!)
  • ✅ La gioia di farsi trattamenti di medicina estetica offerti dall’azienda

Un Vantaggio per tutti

I Fringe Benefit rappresentano un’importante opportunità sia per i dipendenti che per le aziende. e aziende che li offrono beneficiano di una deduzione fiscale al 100% ai fini del calcolo delle imposte, rendendo questi strumenti particolarmente interessanti anche dal punto di vista economico e fiscale.

Con l’inclusione di servizi come quelli offerti dal Botox Bar, il panorama dei benefit aziendali si arricchisce ulteriormente, offrendo possibilità sempre più personalizzate per migliorare il benessere e la soddisfazione lavorativa.

Per approfondire ulteriormente il tema dei fringe benefit e scoprire in quali altri luoghi potete usufruire di questi servizi, vi consigliamo di consultare questa guida completa.

Non esitate a contattarci per un appuntamento! Se hai benefit aziendali ma hai anche qualche dubbio, contattaci e saremo prontissimi ad assecondare ogni tua richiesta.

Gummy smile: come correggerlo con filler e Botox

Gummy Smile: filler o Botox?

Il sorriso gengivale, o gummy smile, indica una condizione in cui si espone una porzione eccessiva di gengive superiori quando si sorride. Anche detto “sorriso cavallino”, questo fenomeno può risultare per alcune persone un inestetismo, psicologicamente problematico fino al punto di inibire il sorriso. Questa condizione riguarda il 10% della popolazione.

Cause del sorriso gengivale

La causa di un gummy smile può essere attribuita a diversi fattori, tra cui:

  • ipersviluppo del muscolo elevatore del labbro superiore: questo muscolo, se troppo attivo, solleva eccessivamente il labbro superiore durante il sorriso, esponendo le gengive;
  • posizione e lunghezza del labbro superiore: un labbro superiore più corto o troppo mobile può accentuare l’esposizione delle gengive;
  • iperplasia gengivale: un aumento del volume del tessuto gengivale può portare a un sorriso che espone più gengiva del normale;
  • denti corti o posizione dei denti: problemi ortodontici, come i denti che non si estendono abbastanza o sono troppo corti, possono contribuire a determinare questo effetto.

Implicazioni psicologiche

Il gummy smile, se percepito come un difetto estetico, può avere un impatto sulla qualità della vita dei pazienti, causando insicurezze nel sorriso e influenzando la loro autostima.

Questo può portare a:

  • evitare di sorridere apertamente
  • difficoltà nelle interazioni sociali e professionali
  • una sensazione di disconnessione con l’immagine corporea
Il sorriso gengivale di Miley Cyrus: prima e dopo

Trattamento con filler o Botox

Ci sono diverse opzioni per correggere il sorriso gengivale. Si va da esercizi specifici per allenare i muscoli facciali ed attenuare l’effetto, a trattamenti correttivi non invasivi (e reversibili) come il Botox e i filler, ad opzioni ortodontiche, fino a ricorrere alla chirurgia maxillo-facciale .

In medicina estetica la prima valutazione viene fatta sulle proporzioni e i volumi delle labbra. I filler dermici di acido ialuronico sono molto efficaci, specialmente se in presenza di labbra sottili, che accentuano la già eccessiva esposizione delle gengive. Aumentando il volume alle labbra, migliorando il contorno ed armonizzando il sorriso, minimizzando la quantità di gengiva esposta. 

l trattamento con il Botox (tossina botulinica di tipo A) è un’altra soluzione ugualmente rapida e non invasiva, che mira a ridurre l’attività muscolare che solleva eccessivamente il labbro superiore. È una delle opzioni più comuni in medicina estetica per correggere questo inestetismo senza la necessità di interventi chirurgici.

Il Botox agisce bloccando la trasmissione nervosa nei muscoli trattati, mettendo “a riposo” in maniera temporanea la loro attività. Nel caso del sorriso gengivale, la tossina botulinica viene iniettata nel muscolo elevatore del labbro superiore per:

  • ridurre l’iperattività del muscolo che solleva il labbro
  • contenere l’esposizione eccessiva delle gengive durante il sorriso
  • restituire un sorriso più equilibrato e naturale.
Gummy smile: prima e dopo trattamento con Botox
Gummy smile: prima e dopo trattamento con Botox

Tecnica di iniezione

Il trattamento è rapido e minimamente invasivo. Vengono effettuate piccole iniezioni di Botox (tipicamente da 4 a 6 punti) nei muscoli elevatori del labbro superiore, in un’area specifica sopra gli incisivi centrali e laterali.

La quantità di Botox somministrata varia in base alla forza del muscolo elevatore del labbro superiore e alla risposta individuale del paziente.

Durata degli Effetti

Il trattamento a base di filler è immediatamente visibile a fine trattamento ed ha una durata media di circa dai 4 ai 6 mesi, al termine dei quali è possibile procedere con un ulteriore iniezione per mantenere il risultato desiderato. 

Gli effetti della tossina botulinica per correggere il sorriso gengivale si manifestano invece dopo 3-5 giorni, raggiungendo il massimo effetto in circa 2 settimane. La durata dell’effetto varia da paziente a paziente, ma generalmente dura tra i 3 e i 6 mesi. Successivamente, qualora il paziente lo desideri, sarà necessario ripetere il trattamento.

Vantaggi di acido ialuronico e Botox

  • Non invasivo: Non richiede incisioni o periodi di recupero.
  • Minimo dolore: Le iniezioni sono rapide e generalmente ben tollerate.
  • Risultati naturali: Il trattamento dona un sorriso più equilibrato senza alterare la naturale espressione del volto.
  • Recupero rapido: Il paziente può tornare alle attività quotidiane subito dopo il trattamento.
  • Soluzione reversibile e non chirurgica: non si tratta di una soluzione definitiva. Una volta svaniti gli effetti della tossina botulinica, il paziente è libero di decidere se e quando ripeterlo nell’arco della vita.

Considerazioni e limitazioni

Sebbene i trattamenti con filler e Botox per il gummy smile siano sicuri ed efficaci, non sono adatti a tutti i pazienti. Occorre considerare alcuni fattori:

  • Follow-up e controllo del trattamento: poiché si tratta di una soluzione temporanea, è necessario che il medico estetico monitori l’effetto e pianifichi eventuali ritocchi per mantenere i risultati desiderati.
  • Casi di eccessiva iperplasia gengivale o problemi dentali: in questi casi, il trattamento con filler e/o botox potrebbero non essere sufficiente e potrebbe invece essere necessario un intervento chirurgico o odontoiatrico aggiuntivo.
  • Efficacia variabile: non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo al botox, e alcuni potrebbero necessitare di dosi maggiori o iniezioni multiple per ottenere i risultati desiderati.

Il consiglio della Dottoressa Martina Aliberto

Il gummy smile è una condizione comune che può avere un impatto estetico significativo sulla percezione di sé del paziente, limitandolo nell’espressività della gioia attraverso il sorriso. Il trattamento con filler e Botox , come abbiamo potuto vedere durante la nostra Masterclass alla Rinascente (QUI) offre una soluzione non invasiva, rapida e sicura per migliorare l’equilibrio estetico del sorriso. Sebbene non siano soluzioni applicabili a tutti i tipi di sorriso gengivale, rappresentano una delle opzioni principali per i pazienti che cercano un risultato naturale e senza chirurgia. La personalizzazione del trattamento e la valutazione attenta delle caratteristiche individuali del paziente sono sempre fondamentali per garantire il successo dell’intervento di medicina estetica.


Questo articolo è stato scritto dalla Dottoressa Martina Aliberto
Medico Estetico presso il BTX Bar Italia di Milano