Clean girl is dead? La rivincita delle tired girl (ma solo nel makeup)

Su TikTok impazza il trend “tired girl”: la ragazza della Gen Z dal look volutamente stanco, con finte occhiaie, eyeliner sbavato e una palette soft-goth alla Mercoledì  Addams, con tanto di tutorial per ricrearlo.
In vista di Halloween sembra quasi che la “tired girl” sia ritornata con l’ascia in mano per afferrare la “clean girl” dal suo impeccabile chignon e seppellirla insieme alla sua Stanley cup rigorosamente detox.

Ma cosa rappresentano davvero questi due trend? Cosa ci dicono sul rapporto tra bellezza, autostima e cura di sé? E qual è il ruolo della medicina estetica in tutto questo?
Al BTX Bar siamo attenti alle tendenze, non per cavalcarle in modo acritico, ma per cercare di decifrare estetiche, bisogni, desideri e i comportamenti che ne conseguono.


In questo articolo vogliamo spiegare perché, dietro a ogni makeup – stanco o liscio come vetro – c’è prima di tutto una pelle sana, una skincare efficace e un focus sulla personalizzazione dei trattamenti medici-estetici finalizzati non a rincorrere canoni esterni ma a raggiungere la migliore versione di se stessi.

Il trend “clean girl”: perfezione e uniformità

Il fenomeno della “clean girl aesthetic” può essere definito come un’estetica minimalista, un look apparentemente “acqua e sapone” ma sapientemente orchestrato: pelle lucida e sana, trucco leggero, gloss e palette neutre, capelli lisci o acconciati con semplicità. Spesso associati a uno stile di vita “healthy”: tra dieta, idratazione costante e sessioni di pilates. 

Secondo un’analisi di Newsweek, questo look ha dominato per anni tra le ragazze della Gen Z, cresciute tra i social con la fotocamera in modalità selfie, in quanto simbolo di controllo, salute e aspirazione a un lusso discreto. 

Dietro l’apparente spontaneità di questa tendenza, c’è un grande investimento – in skincare, tempo, denaro e stile di vita. Ma il modello “clean girl” esalta un ideale di bellezza impeccabile che alla lunga può risultare troppo impegnativo, uniformante e poco realistico.

La ribellione della “tired girl”: tra estetica e imperfezione intenzionale

La nuova tendenza “tired girl” ribalta la narrativa: occhiaie in evidenza, pelle pallida, labbra livide e eyeliner sbavato come di ritorno da una notte in discoteca.

Le occhiaie sono sexy! E, per chi non ce l’ha, spopolano i tutorial su TikTok per ottenere un “make-up da ragazza stanca”, che spiega tutti i passaggi per ottenere occhiaie finte.
Perché l’obiettivo non è sembrare trascurate, bensì trasformare la stanchezza in dichiarazione estetica. Le nuove icone sono: Mercoledì Addams di Jenna Ortega, le tipiche occhiaie di Billie Eilish o le borse esibite con lo stile alla Kristen Stewart. 

La Gen Z è cresciuta sotto il controllo costante del mirino di una fotocamera e dei giudizi social e adesso rivendica il suo diritto alla stanchezza, all’imperfezione, alla “sbavatura” estetica. A costo di disegnarsi delle occhiaie finte, per rimarcare la propria unicità.

Skincare e medicina estetica: la base prima del trucco

La “clean girl” e la “tired girl” sono più di semplici mode: rappresentano due risposte estetiche, culturali e psicologiche – opposte ma complementari – alla bellezza al tempo dei social.
Ma al centro rimane la cura della tua pelle, indipendentemente da chignon o finte occhiaie.
Perchè il make-up offre un caleidoscopio di opportunità se si ha come base una pelle sana, tonica e dalla texture omogenea.

La prima regola per una buona skincare è ovviamente l’idratazione. Avete presente la pelle di un neonato? A quell’età il suo corpo è fatto quasi all’80% di acqua che, in età adulta, si riduce al 65% per poi diminuire ulteriormente in età avanzata. 

Uno stile di vita sano (con una dieta attenta e una corretta idratazione) resta dunque un ottimo fattore do protezione per la salute in generale e della pelle in particolare, insieme a una detersione costante per eliminare gli agenti inquinanti e creme con creme fps 50 tutto l’anno. Un capitolo a parte andrebbe dedicato ai fattori di stress, che talvolta interferiscono sul nostro ritmo sonno-veglia, caratterizzando anche la pelle e la nostra espressione facciale per l’intera giornata.

In medicina estetica esistono però dei trattamenti pro-aging come la biostimolazione che, attraverso microiniezioni nel derma, introduce sostanze biorivitalizzanti come:

  • Acido ialuronico libero per migliorare l’idratazione profonda della pelle come ad esempio Skinvive
  • Idrossiapatite di calcio, stimolante del collagene
  • Acido polilattico, per migliorare tono, compattezza ed elasticità
  • Vitamine, aminoacidi e peptidi, nutrienti essenziali per i fibroblasti
  • Peeling chimici, per il rinnovamento cutaneo
  • Tossina botulinica diluita, non solo per la classica azione sulle rughe dinamiche, ma anche in combinazione con sostanze idratanti, per affinare la texture e ridurre la produzione di sebo
  • Laser frazionati e Q-switched, contro discromie, pori dilatati e segni del tempo

Queste sostanze e procedure stimolano i fibroblasti a riattivare la produzione di collagene ed elastina, essenziali per mantenere la pelle giovane e compatta Da BTX Bar suggeriamo: qualunque sia l’estetica che sceglierai, la medicina estetica non è un trucco ma un potenziatore della natura, un alleato della tua pelle.

E per le occhiaie? Scopri i nostri trattamenti mirati

Un conto è usare il viso come una tela per evocare un look da “tired girl”, ma eliminare la stanchezza o i segni del tempo sotto gli occhi sono da sempre il sogno proibito di ogni essere vivente, soprattutto dopo i 30. 

Al BTX Bar abbiamo dei trattamenti mirati a base di acido ialuronico per raggiungere risultati diversi a seconda delle caratteristiche e della morfologia di ogni viso.

I nostri trattamenti mirati contro borse ed occhiaie sono:

Bye Bye Bags ovvero acido ialuronico non cross linkato, con azione drenante e decongestionante, efficace non solo per schiarire le occhiaie, ma per ridurre le borse e le zampe di gallina intorno agli occhi in modo efficace e duraturo. 

Eye espresso shot è un trattamento a base di acido ialuronico che serve a rendere la pelle più idratata e luminosa andando a ridurre le rughe di espressione. Agisce tramite biorivitalizzazione, stimolando la produzione di collagene ed elastina, per una pelle più tonica e giovane.

Goodbye Panda eyes è invece un filler innovativo, sempre a base di acido ialuronico, con aggiunta di lidocaina. Si presenta sotto forma di gel particolarmente morbido che viene iniettato a livello sottocutaneo, sviluppato appositamente per riempire le rughe sottili che si manifestano principalmente intorno alla bocca e agli occhi.

Il ruolo del medico estetico: personalizzazione e sicurezza

Qualunque sia il trend che ti ispira, il nostro consiglio è affidarsi alle mani di un medico estetico onesto, in grado di analizzare le nostre reali necessità ed eventualmente pianificare un protocollo su misura. Ecco alcuni punti fondamentali:

  • Valutazione medica della pelle: densità del derma, presenza di inestetismi, storia clinica.
  • Scelta dei trattamenti: biorivitalizzazione, filler leggeri, botox preventivo, peelings soft o dall’azione profonda per pelli più mature.
  • Considerare la pelle come organo vivente: non solo trucco sopra la superficie.
  • Garantire sicurezza: protocolli igienico-sanitari pensati ad hoc per ogni soggetto, prodotti approvati, competenza.

Al BTX Bar pratichiamo un approccio sartoriale, in cui il risultato estetico è garantito ma soprattutto è finalizzato a restituirti un aspetto sano ed autentico.

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Il BTX Café fa tappa a Roma in occasione dell’Ottobre Rosa: “la bellezza come un atto di cura”

BTX Cafè Puntata 3

Si è svolta mercoledì 22 ottobre a Roma, sul suggestivo galleggiante Ondina ormeggiato sulle sponde del Tevere, la terza tappa del BTX Café, il live beauty talk firmato BTX Bar, in occasione del mese dedicato alla prevenzione dei tumori al seno.

Tema dell’incontro: “La bellezza come un atto di cura”, un’occasione di dialogo e condivisione tra medici, pazienti e opinione pubblica per esplorare il ruolo dell’estetica come parte integrante del percorso di cura nelle pazienti oncologiche.

Qui il video integrale della terza puntata:

BTX Bar conferma ancora una volta il suo approccio centrato sulla persona e la sua visione “out of the box”, affrontando temi delicati come la malattia oncologica e la rinascita femminile con sensibilità, empatia e spirito costruttivo.

Il talk ha portato alla luce storie e riflessioni che toccano la vita quotidiana delle donne: il supporto psicologico che spesso non si riesce a chiedere, la parrucca troppo costosa, il trattamento estetico giudicato “frivolo”, il tempo sottratto al benessere personale, allo sport o alle relazioni.
La vita oltre la malattia, di donne che restano mamme, mogli, lavoratrici e caregiver insieme a un corpo e una psiche da ricostruire: è questo il filo conduttore delle testimonianze che hanno emozionato il pubblico, guidate dalla giornalista Laura Bastianetto

La voce delle donne: alla ricerca di un equilibrio nella metamorfosi

Il corpo femminile attraversa continue metamorfosi, dalla pubertà alla menopausa, influenzate da cambiamenti biologici, ormonali e sociali.
Il cancro al seno rappresenta una frattura profonda in questo percorso: impone trasformazioni radicali – chirurgiche, ormonali, identitarie – lasciando segni visibili e invisibili.

Luana Leccese – Wow Rowing Team

«Con la chemio avevo perso tutto: capelli, ciglia, sopracciglia. Mi guardavo allo specchio e non avevo più un volto» racconta Luana Leccese, del Wow Rowing Team, ancora in trattamento sperimentale. «La mattina dovevo disegnarmi completamente il viso. All’inizio guardavo i tutorial, perché non sapevo come fare. Anche in questo, le donne andrebbero aiutate: la malattia è una metamorfosi, spesso non ci si riconosce più».

Giusy Giambertone – Fondazione Prometeus ETS

A ricordarlo anche Giusy Giambertone, docente universitaria di Tricotecnica e tesoriere della Fondazione Prometeus ETS, che ha fondato la Banca della Parrucca, una rete solidale che permette alle donne che non ne hanno più bisogno di donare le proprie parrucche a chi non può permettersele. Perché la violenza economica si contrasta anche così, consentendo alle pazienti di risparmiare soldi per un esame diagnostico in più o semplicemente un aperitivo con le amiche.

«I capelli fanno parte della nostra identità – spiega – sono linguaggio non verbale, espressione di seduzione, simbolo di femminilità o di forza. Perdere i capelli, anche se per un trattamento salvavita, significa toccare con mano il senso della perdita. Restituire una parrucca significa restituire dignità».

Nadia Betti – Wow Rowing Team

Per Nadia Betti, Presidente del Wow Rowing Team, anche il canottaggio, la psicoterapia e un semplice aperitivo tra amiche possono essere “atti di cura”:

«Per noi la bellezza, lo sport e la condivisione sono tutte forme di terapia. Significa migliorare la nostra qualità di vita».

Bellezza o vanità. È un dilemma che le donne conoscono bene e può arrivare a risuonare come un pensiero intrusivo anche durante il decorso di una malattia.

La Dott.ssa Camilla Di Pasquali, fondatrice di BTX Bar, ha sottolineato come la medicina estetica possa essere un potente alleato psicologico e terapeutico per le donne in cura oncologica:

«Spesso le pazienti si sentono giudicate – o si giudicano da sole – anche davanti al medico estetico. Ma la medicina estetica in questi casi non deve essere considerata un lusso: è un vero e proprio atto terapeutico».

Fondamentale da parte del medico è l’empatia, che consente di intercettare le paure e i bisogni. Anche quelli che il paziente fa fatica ad esprimere. 

«Ogni sconfitta – ricorda Di Pasquali – è una sconfitta di tutti e due, ogni rinascita è una rinascita di tutti e due. La chirurgia plastica e la medicina estetica possono aiutare nello spirito a riprendersi qualcosa che la malattia ha tolto».

Dott.ssa Camilla Di Pasquali – Medical Director BTX Bar

Dello stesso avviso anche la Dott.ssa Daniela De Berardinis, Direttore Unità Operativa di Psicologia Clinica Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma, che ha aggiunto: 

«La paura è un’emozione, l’abbiamo tutti davanti a una diagnosi che interrompe bruscamente una traiettoria di vita. La medicina estetica contribuisce attraverso il suo gesto ricostruttivo – anche metaforicamente – alla ricostruzione dell’identità. Insieme allo sport rimette insieme ciò che la malattia separa. È un gesto di riconnessione con la vita».

Dott.ssa Daniela De Berardinis – Psicoterapeuta


La prossimità come valore di cura

Il concetto di prossimità – nella medicina come nella società – è al centro della mission di BTX Bar, che per questa puntata del BTX Café sceglie di uscire dagli ambulatori per avvicinarsi alla vita e ai pazienti creando occasioni di dialogo, ascolto e riflessione condivisa.

Ogni talk diventa così un momento di educazione alla bellezza consapevole e orientamento alla cura, per accompagnare le persone nella ricerca della propria “la versione migliore di se stessi/e”.

BTX Cafè torna a Milano per la Beauty Week: un viaggio nella storia dei canoni di bellezza

Dopo il debutto di giugno, BTX Cafè torna con il suo appuntamento più intimo e speciale. Giovedì 18 settembre, BTX Bar® porta il suo format nel palinsesto ufficiale della Milano Beauty Week, trasformando l’ambulatorio di medicina estetica ancora una volta in uno spazio culturale e di confronto, ospitando la seconda tappa del format gratuito e inclusivo che mette al centro bellezza, identità e libertà.

L’estetica dell’imperfezione

Il tema di questo secondo episodio è un vero e proprio excursus storico e culturale: una panoramica sull’evoluzione dei canoni di bellezza attraverso decenni di make-up, estetica e medicina estetica. Ciò che un tempo era percepito come un difetto oggi può diventare un tratto unico, autentico e distintivo.

La bellezza, infatti, non nasce dall’assenza di segni, ma dalla capacità di trasformarli in linguaggio, identità e memoria. Frammenti che si ricompongono, come nell’antica tecnica giapponese del kintsugi, diventando qualcosa di unico e prezioso.

Come sottolinea la Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Founder e Medical Director di BTX Bar:

“Nella medicina estetica si parla di perfezione quando vengono eseguiti tutti i criteri scientifici per raggiungere un’armonia del volto. Io credo fortemente, però, che è proprio nell’imperfezione che si trova quel quid capace di dare al volto una bellezza autentica e un valore artistico.”

Gli ospiti dell’ episodio

Ad accompagnare il pubblico in questo percorso saranno voci e esperienze diverse, tutte unite dalla stessa visione inclusiva della bellezza:

  • Ida Montanari – Icona del make-up italiano, truccatrice storica dal 1966, ha lavorato con celebrità nazionali e internazionali. Fondatrice di una Accademia e di una società di servizi per lo spettacolo che portano il suo nome. È una vera pioniera nel mondo del beauty.
  • Luca Buttiglieri – Make-up artist e creator che trasforma il make-up in libertà ed espressione, ispirando migliaia di persone e promuovendo una cultura beauty inclusiva che celebra anche il make-up maschile.
  • Adriana Bazgan – Beauty creator e voce della skin positivity, ispira migliaia di persone mostrando con orgoglio la vitiligine e promuovendo una bellezza autentica, inclusiva e senza filtri.
  • Dott.ssa Camilla Di Pasquali – Founder e Medical Director di BTX Bar, che unisce rigore scientifico e sensibilità artistica per sottolineare come la bellezza autentica nasca dall’equilibrio tra armonia e imperfezione.

BTX Café: un ambulatorio che diventa spazio culturale

Con BTX Cafè, BTX Bar ribalta l’immaginario della medicina estetica, trasformando lo studio medico in luogo aperto e partecipato, dove la bellezza non è un ideale da rincorrere, ma una possibilità di cura, espressione e libertà.

Strafatti. Ma di filler.

Un recente articolo del New York Post parla per la prima volta del fenomeno della “filler blindness”. Ovvero quella “cecità” psicologica da parte di chi si sottopone a trattamenti estetici ripetuti, perdendo progressivamente la capacità di percepire i cambiamenti del proprio volto, normalizzando proporzioni esagerate e continuando a richiedere ritocchi sempre maggiori, con un progressivo distacco tra sé e la propria immagine mentale reale.

“Love Island Face”: il trend che allarma gli esperti

Il ‘caso’ è esploso, a livello mediatico, dopo la messa in onda della 7a edizione di Love Island USA, il dating show dove un gruppo di single, isolato in una villa da sogno senza orologi, è costretto a “ri-accoppiarsi” ad ogni puntata al fine di formare la coppia vincitrice del premio finale.

Quest’anno a catalizzare l’attenzione sono stati i volti dei concorrenti: fronti “congelate” dal Botox, labbra a canotto, mascelle affilate come rasoi. Un nuovo canone estetico di “overdose da filler” replicato sulle facce di ogni concorrente, al punto di renderli simili come un copia-incolla.

In USA i media hanno coniato il termine “Love Island Face” per descrivere questa tendenza di molta Gen Z (la prima nata nel boom della medicina e chirurgia estetica di massa): una generazione cresciuta coi selfie e la tendenza a rendere il proprio volto sempre più simile a un filtro Instagram, con esiti estetici spesso controproducenti nella vita reale.

Secondo la Dottoressa Angela Sturm, chirurgo plastico facciale, il “look da villa” (la villa in cui si svolge il reality) è saturo di filler. 

Secondo lei, i protagonisti del dating show “sembrano già più vecchi della loro età e continueremo a vedere la migrazione dei filler e questo fenomeno di ‘filler blindness“.

L’effetto di questi eccessi, secondo molti esperti, è controproducente a livello estetico: “È come il trucco. Certi look possono sembrare ok in foto, ma non naturali dal vivo o in video“, ha commentato Sturm.

Mi piaccio davvero così o è solo un effetto dell’algoritmo?

Andare dal medico chirurgo estetico per diventare la replica di un volto di tendenza.

Da cosa origina questa necessità?
Secondo gli psicologi si tratta di una scorciatoia per la vera accettazione di sé:  la ricerca di sicurezza percepita dalla nostra cultura attraverso il conformismo.

Gli algoritmi sui social ci propongono sempre gli stessi volti, creando quello che gli psicologi chiamano ‘effetto di mera esposizione’ (mere exposure effect). A un certo punto, iniziamo a preferire ciò che vediamo più spesso.

A livello sociologico, questa tendenza racconta anche il tentativo di controllo delle nuove generazioni, spaventate da uno scenario incerto e in continuo cambiamento.

Per i giovani che affrontano l’instabilità economica, l’ansia climatica e il caos politico, l’ambulatorio di medicina estetica può sembrare l’unico posto in cui il risultato desiderato è garantito.

Verso un ritorno alla “bellezza al naturale”

Ma ogni tendenza, ciclicamente, fa posto a una contro-tendenza.

Anche in America, ci sono nuove generazioni di pazienti che ricercano dalla medicina estetica degli effetti più naturali. Il “ritocco” che non si vede, ma che rende l’aspetto più armonico e lavora in maniera preventiva sulla qualità della pelle, in un’ottica pro-aging.

Penso che stiamo entrando in un’era di trasparenza, di inversione dei filler, soprattutto per labbra e guance”  – ha recentemente commentato al New York Post la Dottoressa Lanna Cheuck . “L’industria si sta davvero orientando verso procedure più naturali e rigenerative“.

“You. Better”: il metodo BTX Bar 

Noi di BTX Bar Italia preferiamo leggere questo dato non semplicemente come un trend, che per una volta ci sentiamo di sposare, ma come il segno concreto che i pazienti stanno diventando sempre più consapevoli, critici e informati rispetto al settore della medicina estetica.

Ci si può “rifare” senza essere “strafatti”. Perché – come ripetiamo sempre – per noi il miglior risultato estetico è quello che c’è, ma non si vede.

FONTE https://nypost.com/2025/08/04/lifestyle/love-island-face-trend-prompts-warning-about-filler-blindness-from-alarmed-experts/?utm_source=chatgpt.com

Stop alle pratiche illegali: verso il diritto alla salute e alla bellezza sicura

Mai più morti per pratiche illegali: BTX Bar rilancia il diritto alla salute e alla bellezza sicura. Con Arcigay e Cest avviati percorsi agevolati per le persone trans

La morte di Mirela, donna trans di 44 anni deceduta a Pisa dopo un’iniezione clandestina di olio illegale, mette ancora una volta in evidenza due problematiche: lo stigma nei confronti delle persone trans e l’onerosità dei trattamenti di medicina estetica, da sempre appannaggio di un’élite. La medicina estetica, che può essere uno strumento fondamentale di affermazione di genere e di benessere psicofisico, non può restare accessibile solo a pochi, né essere lasciata in mano al mercato nero.

Pratiche come le iniezioni di silicone liquido, vietate in Italia dal 1993, continuano purtroppo a circolare nella comunità trans, dove la mancanza di accesso a cure sicure e accessibili spinge troppe persone verso scelte disperate e pratiche improvvisate, clandestine e pericolose. Le conseguenze sono devastanti: infezioni, complicanze irreversibili, mutilazioni chirurgiche distruttive e, come nel caso di Mirela, la morte.

Mercato nero e pratiche pericolose: il caso di Mirela rilancia la prevenzione e la sicurezza


“Il silicone liquido e l’olio sintetico, come il Syntol, possono causare embolie gravi, infezioni croniche, migrazioni del materiale e danni permanenti ai tessuti e ai vasi linfatici. Non esiste nessuna garanzia di sicurezza in questi interventi illegali- ricorda la Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Medical Director di BTX Bar Italia-. I rischi includono contaminazioni batteriche o tossiche: senza controlli sanitari, senza tracciabilità e senza professionalità medica, non si parla di estetica ma di roulette russa”, aggiunge.


“La morte di Mirela- afferma Regina Satariano, Presidente Consultorio Transgenere che, per prima ha denunciato il caso permettendo l’avvio delle indagini- non può rimanere vana. Deve tradursi in prevenzione e tutela della salute in una società più inclusiva che non lasci le persone più vulnerabili nelle mani del mercato nero”.


BTX Bar, insieme ad Associazioni trans come CEST, TGenus, Gruppo Trans APS e Arcigay Rete Trans Nazionale ha avviato un percorso comune “Beyou” che prevede agevolazioni economiche dedicate alla comunità trans, proprio per sottrarre terreno alle pratiche clandestine e offrire un accesso reale a cure professionali, certificate e sicure.

Durante il BTX Café di giugno, evento culturale all’interno dell’ambulatorio medico di Porta Venezia a Milano, Associazioni e attivisti hanno denunciato la diffusione di interventi illegali ancora oggi praticati: dal silicone industriale iniettato senza igiene fino a prodotti contraffatti acquistati su canali non autorizzati.
Per questo BTX Bar rilancia oggi, con maggiore urgenza, il suo Vademecum per una Medicina Estetica Sicura, già presentato nei mesi scorsi, che raccoglie regole pratiche per riconoscere professionisti, prodotti e strutture affidabili e difendersi dal mercato nero.
Negli ultimi mesi sono stati intensificati i controlli, ma la repressione da sola non basta: serve cultura della sicurezza, serve responsabilità etica, serve garantire alla comunità trans l’accesso a soluzioni sicure e rispettose.


Per Miki Formisano, Presidente di CEST, associazione nella rete di Italia Trans Agenda “la morte di Mirela è una ferita aperta. Il suo corpo ci racconta di una società che ancora non offre alternative sicure e accessibili. Scegliere la sicurezza non deve essere un privilegio, ma un diritto”.
Per Christian Cristalli, responsabile politiche trans di Arcigay: “La clandestinità uccide. Non possiamo accettare che la mancanza di tutele, opportunità economiche e informazioni spinga le persone trans a rischiare la vita come nel caso di Mirela”.

Medicina estetica: i pericoli dei prodotti non autorizzati e come difendersi

Nel 2025 la richiesta di trattamenti di medicina estetica in Italia continua a crescere a un ritmo sostenuto. Parallelamente all’aumento crescente della domanda, le autorità italiane stanno intensificando i controlli per contrastare la diffusione di farmaci, prodotti e dispositivi medici non conformi e provenienti dal mercato nero

Solo nei primi mesi del 2025, la Guardia di Finanza e i Carabinieri dei NAS hanno effettuato più di 1.160 controlli su centri estetici e studi medici estetici, sequestrando prodotti e dispositivi per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro. Sono state chiuse 14 strutture abusive e contestate 156 violazioni amministrative, con 104 denunce per esercizio abusivo della professione e l’utilizzo di prodotti scaduti o contraffatti.

Il paziente ha bisogno sempre più di tutelarsi – talvolta anche dall’utilizzo improprio dei social – attraverso una cultura della consapevolezza e del rispetto rigoroso delle normative, al fine di salvaguardare l’efficacia dei trattamenti. E, quel che più conta, per tutelare in primis la propria salute.

Abbiamo sottoposto questi temi alla Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Medical Director di BTX Bar Italia, che ci ha aiutato a capire come orientarsi, quali sono i pericoli più concreti e come tutelarsi.

“Ci sono tantissimi canali di vendita di prodotti per medicina estetica non controllati – spiega Camilla Di Pasquali – spesso provenienti dal mercato nero cinese o asiatico. Questi prodotti non hanno il marchio CE e spesso, anche a un primo sguardo, si notano piccole differenze rispetto ai prodotti originali europei, errori sull’etichetta o sulla grafica, molto simili ai prodotti contraffatti, come accade per le borse griffate”.

Canali di vendita non sicuri e prodotti contraffatti: un rischio nascosto

Non mancano poi account Instagram che vendono questi prodotti in modo fraudolento, utilizzando nomi e riferimenti di cliniche o brand ufficiali. “All’inizio anche noi siamo stati vittime di una truffa simile: una persona si era localizzata come BTX Bar in Via Sicilia 54 (la nostra sede di Roma) vendendo prodotti di medicina estetica falsi e usando il nostro nome come garanzia. È una pratica fraudolenta molto pericolosa, che truffa i pazienti”.

Pericoli per la salute: dalla contaminazione batterica alla tossicità

Uno dei principali problemi derivanti dall’utilizzo di prodotti non certificati è la mancanza di controlli sanitari e di qualità: “I rischi includono contaminazioni batteriche o altre sostanze tossiche che possono causare reazioni gravi nell’organismo. ” 

La garanzia di provenienza, per ogni trattamento di medicina estetica realizzato presso un ambulatorio BTX Bar, è fornita dalla nostra “Beauty card”: una vera e propria carta di identità dei prodotti usati, che dimostra l’originalità, la provenienza e la sicurezza del farmaco.

I prodotti sicuri arrivano solo da aziende autorizzate o da farmacie certificate, e sono scelti in base a qualità comprovata e supportata da solidi studi scientifici. “Gli studi devono essere letti in modo critico per verificare la validità e la robustezza delle evidenze scientifiche”, sottolinea Di Pasquali.

I rischi specifici dei filler e dei materiali non dichiarati

La Dott.ssa Di Pasquali chiarisce quali sono i rischi derivanti dall’uso di prodotti non legittimi: “Può accadere che al posto di un filler a base di acido ialuronico ci sia silicone, più economico ma molto più pericoloso. Una pratica illegale che può causare embolie gravi, infezioni croniche, migrazioni del materiale nel tessuto e danni anche a lungo termine ai vasi linfatici”.Anche se il prodotto è a base di acido ialuronico, senza controlli e garanzie sulla sterilità, ci possono essere gravi rischi infettivi, poiché l’acido ialuronico costituisce un ottimo terreno di crescita batterica se contaminato. Inoltre, la presenza di contaminanti o residui di lavorazione può scatenare reazioni allergiche o problemi di tossicità.

Come verificare l’autenticità dei prodotti e la professionalità del centro estetico

“Purtroppo i pazienti hanno pochi strumenti per difendersi e per riconoscere se il prodotto che ricevono sia conforme alle normative italiane ed europee. L’unica via sicura è rivolgersi a strutture certificate, che si riforniscano direttamente dalle case produttrici o da farmacie italiane, perché in questo modo si ha la certezza della qualità e della sicurezza.”Un altro aspetto è legato alla professionalità degli operatori: chi non è medico difficilmente può accedere ai canali ufficiali di rifornimento, ed è più probabile che si approvvigioni di prodotti non autorizzati o contraffatti.

Cosa può fare un paziente per tutelarsi

BTX Bar Italia continua a lavorare per una corretta informazione e una medicina estetica di qualità, etica e trasparente.

Per questo invitiamo tutti i pazienti a informarsi accuratamente e affidarsi solo a centri medici certificati e autorizzati, che utilizzino prodotti originali, tracciabili e controllati in ogni fase, seguendo protocolli di sicurezza rigorosi. 

Ai pazienti ricordiamo l’importanza di:

  • Affidarsi a medici professionisti qualificati. Online cercate solo le referenze del medico tramite il portale  della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, non l’acquisto diretto dei farmaci da farvi iniettare.
  • Evitare acquisti al di fuori dei canali legali, quali siti web, piattaforme di e-commerce, palestre e/o centri estetici.
  • Richiedere documentazione e certificati di conformità per ogni trattamento.
  • Verificare sempre che il prodotto utilizzato abbia regolare autorizzazione sul sito AIFA o EMA.
  • Seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e segnalare tempestivamente eventuali reazioni avverse.
  • In caso di complicanze importanti, il tempismo è fondamentale. Non esitare a recarsi in pronto soccorso, se l’assistenza fornita dal medico (o sedicente tale) non è adeguata.

La sicurezza in medicina estetica non è un optional, ma un diritto irrinunciabile e una condizione indispensabile per risultati duraturi e privi di rischi.

Storia di un sorriso ritrovato: quando il filler labbra cura una ferita interiore

Ci sono sorrisi che restano imprigionati per anni.
Non per mancanza di gioia, ma per vergogna.
Per chi convive con una cicatrice evidente o con asimmetrie del volto, sorridere o mostrare i denti diventa un gesto difficile, ansiogeno, talvolta doloroso. È come se, ad ogni risata, il mondo intero si concentrasse proprio lì, su quel dettaglio che si vorrebbe rimuovere.

È la storia di una giovane donna che, fin da neonata, ha convissuto con le cicatrici di un’operazione di labbro leporino (cheiloschisi). Anni di interventi chirurgici avevano restituito al suo volto la funzionalità, ma non la serenità di sorridere senza timore.

Arrivata in fine presso uno dei nostri ambulatori, ha vissuto (e ci ha fatto vivere a sua volta) la commozione di poter ritornare a sorridere liberamente. Tutto questo grazie ad una sapiente consulenza e a 10 minuti di trattamento di filler labbra eseguiti dalle mani esperte dei nostri medici estetici.

Che cos’è il labbro leporino? Cheloischisi e palatoschisi

Pensate a una bambina appena nata, che è già per tutti una principessa: parliamo di Blu Jerusalema, la primogenita di Gianluca Vacchi e Sharon Fonseca. Per mesi prima di nascere, la sua attesa è stata resa spettacolare da balletti social, coreografie virali a cui partecipavano la famiglia “allargata” di Vacchi-Fonseca, inclusi domestici ed animali di casa.

Ma il suo arrivo, cinque anni fa, ha inaugurato un nuovo capitolo dello storytelling dell’imprenditore, dj e re dei social. Dover annunciare, insieme al lieto evento, la preoccupazione che accomuna ogni genitore di dover gestire, subito dopo la nascita, una anomalia che deturpa il volto della propria neonata.

La cheloischisi (labbro leporino) e la palatoschisi (palato aperto) sono malformazioni congenite che si sviluppano nelle prime settimane di vita intrauterina, quando i tessuti del volto non si fondono correttamente.
La cheloischisi interessa il labbro superiore, creando una fessura visibile che può estendersi fino al naso; la palatoschisi coinvolge invece il palato, con possibili difficoltà nella respirazione, nell’alimentazione e nel linguaggio.

Il trattamento è, in prima battuta, chirurgico con una o più operazioni correttive che vengono effettuate nei primi mesi di vita e sono finalizzate a ripristinare la funzionalità della bocca e a migliorare il quadro sintomatologico (quindi le difficoltà nel parlare, nel succhiare il latte materno, ecc). A seguire il paziente nel corso della vita è un team di medici specialisti: il chirurgo plastico, l’odontostomatologo, il dentista insieme a prostodontista e ortodontista, il logopedista e lo psicologo.

Anche dopo la correzione chirurgica, queste condizioni possono lasciare segni visibili: cicatrici, asimmetrie, perdita di volume e disallineamento tra le due metà del labbro. Problemi non solo estetici, ma che hanno ricadute profonde a livello psicologico ed emotivo.

Un caso di labbro leporino trattato dalla Dott.ssa Camilla Di Pasquali al BTX Bar con filler all'acido ialuronico

Il ruolo del filler: un equilibrio ritrovato

La medicina estetica, in mani esperte, può intervenire per armonizzare i volumi e migliorare la simmetria del volto, anche in esiti post-operatori non ottimali. Come nel caso della nostra paziente operata in passato di labbro leporino.
Attraverso microiniezioni di filler a base di acido ialuronico, il medico può:

  • Ripristinare il volume del labbro superiore
  • Ammorbidire la cicatrice
  • Riequilibrare il contorno labiale
  • Migliorare la proporzione con il labbro inferiore

Nel caso della nostra paziente, il filler ha agito come un ponte tra le due metà del sorriso, ridonando non solo una armonia al volto, ma un booster di fiducia a chi lo indossa.

Medicina estetica: non solo bellezza, ma recupero di funzionalità e autostima

Sorriso gengivale, sudorazione eccessiva, asimmetrie facciali, ustioni, cicatrici post-operatorie o da acne, rimozione tatuaggi indesiderati. Oltre al trattamento delle cicatrici da labbro leporino, esistono altri interventi di medicina estetica che hanno un impatto anche psicologico:

  • Tossina botulinica per la correzione del sorriso gengivale (gummy smile).
  • Botox per iperidrosi ad ascelle, cuoio capelluto, mani e piedi.
  • Filler ricostruttivi per esiti di traumi o incidenti
  • Biorivitalizzazione per migliorare la qualità della pelle dopo ustioni o cicatrici
  • Laser frazionato per ridurre segni post-chirurgici
  • Trattamenti combinati per asimmetrie post-paralisi facciale

Il Metodo BTX Bar: precisione, empatia e personalizzazione

«La medicina estetica – commenta la nostra medical founder Camilla Di Pasqualiè chiamata cosi ma ha sempre un valore funzionale, se ben fatta. Se ci si focalizza solo sull’estetica è difficile apprezzare il miglioramento, ma solo il cambiamento».

Nel nostro approccio, ogni trattamento parte da un’analisi meticolosa delle proporzioni del volto e delle esigenze emotive del paziente.
Il metodo BTX Bar non si limita a “riempire” o “cancellare”: costruisce un progetto su misura, dove l’obiettivo finale è perseguire armonia e autenticità.

Quando la paziente si è guardata allo specchio dopo il trattamento, per la prima volta, ci ha regalato un sorriso pieno, senza trattenersi.

Scopri qui tutti i nostri trattamenti.

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Debutto a Milano per il BTX Café: i diritti delle persone transgender cominciano da un ambulatorio medico

Nel mese del Pride, BTX Bar lancia un format culturale gratuito e pop all’interno del suo ambulatorio di medicina estetica. Il primo appuntamento, lo scorso 23 giugno, ha acceso i riflettori su identità, corpo e salute trans, con ospiti come Priscilla, Miki Formisano e Christian Cristalli.

Nel mese del Pride 2025, BTX Bar ha inaugurato un nuovo spazio culturale nel cuore di Milano: il BTX Café, un format gratuito e inclusivo che trasforma l’ambulatorio medico in un luogo di confronto aperto a tuttƏ.
Lanciato il 23 giugno nel centro BTX Bar di Porta Venezia, il progetto ha dato voce a esperti, attivisti e rappresentanti della comunità LGBTQIA+ in un primo talk pubblico dedicato al corpo, alla transizione e al diritto alla salute.
Con l’occasione BTX Bar Italia lancia i suoi percorsi di medicina estetica per persone transgender e non binary.

Un ambulatorio diverso da tutto ciò che ci si aspetta

Ospiti del primo talk – condotto dalla giornalista Laura Bastianetto – sono stati la Drag Artist e attivista Priscilla, Miki Formisano, co-fondatore di Trans Agenda, Christian Cristalli, responsabile nazionale politiche trans di Arcigay, insieme a Camilla Di Pasquali, Founder e Medical Director di BTX Bar Italia, e Andrea Scotti, chirurgo plastico del BTX Bar e responsabile del percorso di riassegnazione chirurgica dell’Ospedale Niguarda.

Presenti in platea influencer, amici, pazienti, e rappresentanti di realtà come Agedo Nazionale e lo Sportello Trans di Ala Milano Onlus. L’obiettivo? Restituire la medicina estetica alla collettività come spazio di libertà e ascolto, dove la bellezza non è un fine, ma un percorso.

TRANS-formarsi per somigliarsi – Il corpo, l’identità, il diritto di essere se stessƏ

Sono corpi non previsti dalla società quelli delle persone transgender. Non conformi, in transizione, negletti o vituperati dalla comunità “civile”.

E, se i social sono il palcoscenico di un odio senza precedenti, la violenza – come ci ricorda la cronaca – dirompe troppo spesso nelle strade.

«I nostri corpi – ribadisce Christian Cristallisono corpi plurali, non convenzionali, unici e irripetibili come ciascun corpo a suo modo».

Nel cuore del BTX Café c’è la consapevolezza che il corpo può essere uno strumento di affermazione identitaria, e che la medicina estetica – se praticata con etica e umanità – può accompagnare con rispetto anche chi intraprende percorsi di transizione.

«Ogni persona è anatomicamente diversa. – spiega alla platea la Dott.ssa Camilla Di PasqualiLa medicina e la chirurgia estetica vanno poi misurate sulla persona che ci troviamo di fronte, per migliorare e potenziare quelli che sono i tratti forti del suo viso o del corpo, per tirar fuori quello che ci sembra nascosto. Al giorno d’oggi è possibile costruire un viso più femmiile o maschile, partendo dai lineamenti che abbiamo senza andare alla ricerca della forzatura e dell’esasperazione di questi caratteri. Il nostro modus operandi è invece quello di rispettare l’anatomia di partenza, senza andare a stravolgere un viso. In nessun caso». 

Quando il diritto alla salute viene negato, è la società ad avere bisogno di una diagnosi

Il talk ha acceso i riflettori sulle disuguaglianze sanitarie che colpiscono le persone transgender, spesso escluse da percorsi di prevenzione e screening oncologici.

«C’è una prevalenza di patologie oncologiche legate alle persone transgender – commenta Miki Formisano che spesso non si sottopongono a screening di prevenzione. […] tendiamo a disertare perché spesso il personale medico-sanitario è impreparato».

Anche il percorso legale di affermazione di genere, in Italia, resta a oggi costellato di ostacoli.

«Le persone trans – spiega Cristalli – non hanno la possibilità di vedere riconosciuti i propri documenti senza andare in tribunale e fare dei lunghi percorsi psico-diagnostici, anche molto costosi, che sono stigmatizzanti. Ricordiamo che fino al 2015 per vedersi riconosciuti legalmente, le persone trans venivano sottoposte a una sterilizzazione forzata.Io credo invece che andrebbe diagnosticata la società che crea malessere nel farci sentire persone. Basterebbe guardare oltre il nostro “stivaletto”: in Spagna, Danimarca, Olanda, le vite delle persone trangender e intersex comprendono una serie di percorsi e diritti che qui da noi non sono previsti».

Il Pride della discordia

Mentre i Pride in Italia si trovano sempre più sotto attacco – tra polemiche e defezioni degli sponsor – BTX Bar ha deciso di alzare la voce proprio nel mese più politico dell’anno, tornando a parlare di corpi, identità, salute e bellezza.

Se l’Ungheria di Orban ha vietato il Pride, il governo italiano già l’anno scorso, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, ha rifiutato di sottoscrivere la Dichiarazione europea a favore delle politiche per le comunità LGBTQIA+.

«Questo è il momento giusto per organizzare qualsiasi tipo di manifestazione che sia a sostegno della comunità transgender, sotto attacco in Italia e in tutto il mondo» – commenta Priscilla, la drag queen più famosa d’Italia – «La nostra società etero-cis-patriarcale ha paura della comunità trangender perchè rappresenta tutto quello che questa società combatte. E la combatte perché ne ha paura». 

Storie di vita, cura e rinascita

Il BTX Cafè è stato anche uno spazio importante di condivisione di storie ed esperienze personali.

A partire dall’intervento iniziale di Priscilla in un dialogo-monologo con Mariano (Gallo) l’attore che, indossando i panni di Priscilla, ha dovuto confrontarsi con la sua omofobia interiorizzata: «La paura è quella zona di apparente comfort da cui non vogliamo uscire e quando si ha paura non si vede la realtà. Mariano, non la vedova. Mariano, sono io. Mariano era in conflitto con Priscilla, non gli piaceva il suo modo di parlare, di vestire, di comportarsi, non la capiva. E Priscilla, sono io».

Anche Cristalli parla dei conflitti interiori causati dalle aspettative della società nei confronti di una persona rispetto al genere assegnato alla nascita: «Mi sono sentito sbagliato per tanti anni perchè ho smesso di chiedere quello che desideravo: mi era stato detto, spiegato e fatto capire bene che non ci si aspettava da me che io chiedessi quello. E credo che non ci sia niente di peggio di sentirsi giudicati e sbagliati. Abbiamo bisogno di una società capace di far sentire le persone accolte. Ciascuna persona dovrebbe avere uno spazio per potersi esprimere. E, se l’intento di BTX bar è quello di garantire una libera espressione di ciascuna persona, vuol dire che ci troviamo nel posto giusto».

Miki Formisano definisce “il baratro” l’esperienza autodistruttiva degli stupefacenti che, da giovanissimo, non gli hanno risparmiato l’esperienza del carcere e le  ripercussioni penali: «Fin da quando ero ancora una bambina, ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato in me.  Non avendo gli strumenti per comprenderlo, ben presto ho deciso di intraprendere un percorso autodistruttivo. Non avevo la forza di farla finita e quindi mi sono fiondato sulle sostanze stupefacenti. Le sostanze stupefacenti esistevano per soffocare quel dolore che io avevo dentro: preferivo farmi male così per non sentire quell’altro dolore». 

La cura, come nella maggior parte dei casi, consiste nella consapevolezza. La  rinascita personale – hanno confermato tutti gli ospiti – coincide con una opportunità di confronto e di mutuo aiuto all’interno della comunità LGBTQIA+ e con esponenti “illuminati” della classe medica e del tessuto associativo del terzo settore. Per i più fortunati anche con l’amore. In primis verso se stessi.

«Quando conobbi Marilena, la mia compagna – racconta Miki Formisano  lei aveva già visto “Michele”, ancor prima che lo vedessi io. Erano gli albori di Internet e scoprii che c’erano dei gruppi di uomini transgender nascosti. E da lì subito iniziai a fare il mio percorso di affermazione di genere e capii che c’era anche possibilità di vivere, permettermi di nascere sotto tutti i punti di vista».

«Diciamo che mi ha salvato – conclude Formisano la proiezione della mia vita: capire che anche io potevo essere una persona serena, felice e capace di amare, perché io non ero capace di amare.

Quando manca l’amore nella vita, quando non ami te stesso, non puoi amare un’altra persona o amare gli altri in generale. Quindi quando ho capito che potevo amare me ho capito che potevo amare Marilena (sua moglie attuale), potevo amare la vita».

La trappola delle cure illegali e l’importanza di una medicina estetica inclusiva

Durante il talk è emersa anche la denuncia delle pratiche clandestine ancora presenti nella comunità trans, come ricordato da Antonia Monopoli, co-fondatrice dello Sportello Trans presso l’Associazione Ala Milano Onlus. Un esempio tra tutti: il silicone industriale iniettato senza igiene, in condizioni disperate.

«Molte di queste ragazze – racconta Antonia Monopoliche soccorriamo in strada si facevano trattare a casa dalla “bombardera”: questa trans sudamericana, che arrivava con delle taniche di benzina cariche di silicone, preso dal ferramenta, e delle siringhe lunghissime. Si facevano bombardare di silicone in tutto il corpo. Zero igiene. Per chiudere i buchi della siringa, si utilizzava l’attack o lo smalto delle unghie».

Complicanze che, quando non arrivano a causare un decesso, sono difficilmente correggibili e lasciano tracce indelebili: «Ci sono degli interventi – spiega Di Pasquali che venivano fatti in passato, come l’infiltrazione di silicone liquido (vietato in Italia dal 1992), che ha delle complicanze che poi vengono trattate con una chirurgia distruttiva, con  esiti importanti sia dal punto di vista estetico, sia funzionale».
Oggi la medicina estetica, se fatta a regola d’arte – spiega il Dott. Scotti – offre una gamma di trattamenti con risultati un tempo percorribili solo chirurgicamente: «L’evoluzione della medicina estetica per fortuna ha tolto tanto alla chirurgia, consentendo interventi non invasivi, non chirurgici e molto meno costosi con risultati un tempo raggiungibili esclusivamente col bisturi».

BTX Café: la rivoluzione continua a settembre

Il BTX Café tornerà con nuovi appuntamenti da settembre, sempre con ingresso libero. Con questo format, BTX Bar conferma la sua missione: rendere la medicina estetica uno strumento di cura, inclusione e libertà, anche attraverso percorsi dedicati, un registro alias per pazienti transgender e un team di specialistɒ empatici e preparati.

Per saperne di più su BTX Café e i prossimi eventi, continua a seguirci su www.botoxbar.it e sui nostri canali social.

Nasce a Milano il BTX Café: medicina estetica, cultura e diritti si incontrano in un ambulatorio di medicina estetica

Un ambulatorio che diventa spazio di confronto: il 23 giugno il debutto con una serata dedicata alla comunità trans

Prendete un ambulatorio di medicina estetica e togliete tutto ciò che vi aspettate: esclusività, stile patinato, distanza tra medico e paziente. Al loro posto, invece, mettete un format pop, accessibile e gratuito, dove si parla di diritti, identità, autodeterminazione e ovviamente ‘bellezza’.
È il cuore del nuovo progetto lanciato da BTX Bar® Italia: si chiama BTX Café, e il suo debutto è fissato per lunedì 23 giugno 2025, con un evento speciale dedicato ai diritti delle persone transgender e non binary.

Che cos’è il BTX Café

Il BTX Café è molto più di un ciclo di talk: è un format culturale disruptive e completamente gratuito, che smonta l’idea dell’ambulatorio come spazio esclusivo, per pochi, e lo riconsegna alla città come luogo di partecipazione, in cui la bellezza smette di essere un prodotto e diventa una possibilità di cura, di ascolto, di libertà.
Un’iniziativa che nasce per scardinare l’idea elitaria della medicina estetica e restituire alla città un luogo di cura e bellezza come spazio aperto, partecipato, trasformativo.

“Abbiamo voluto rompere gli schemi,” afferma Flavio Ronzi, CEO di BTX Bar, “e portare il dibattito là dove non ci si aspetta che avvenga. Il BTX Café nasce in un ambulatorio, ma è uno spazio libero, accessibile, dove la bellezza non è un ideale da rincorrere, ma un modo per esprimersi”.

Il primo appuntamento: TRANS-formarsi per somigliarsi

La serata inaugurale del 23 giugno si intitola “TRANS-formarsi per somigliarsi – Il corpo, l’identità, il diritto di essere se stessƏ” e sceglie di parlare di comunità trans: non come tema “caldo” da vetrina Pride, ma come realtà viva, colpita da attacchi crescenti ai diritti, anche in Europa.
Ospiti del primo incontro:

  • Priscilla – Drag Artist-Attivista transfemminista, recentemente al centro di polemiche per aver parlato di identità di genere in una scuola pubblica ad Acerra.
  • Miki Formisano – fondatore del collettivo intersezionale Human Pride e co-fondatore di ItaliaTrans Agenda
  • Christian Leonardo Cristalli – coordinatore di Casa Arcobaleno Lucy Salani e responsabile politiche trans di Arcigay Nazionale.
  • Camilla Di Pasquali, Founder & Medical Director BTX Bar

    “La medicina estetica- ha dichiarato Dott.ssa Camilla Di Pasquali, Founder e Medical Director di BTX Bar – se fatta con ascolto, rigore e umanità, può rappresentare un percorso importante anche per chi, come molte persone trans, desidera vedere riflessa nel proprio volto o nel proprio corpo l’identità che sente. Il nostro compito è accompagnare con rispetto e competenza questo processo”.

BTX Bar e la campagna Pride 2025: “Stop Being Fake”

Nel mese del Pride, BTX Bar ha lanciato anche la sua nuova campagna: “Stop Being Fake”. Riprendendo e ribaltando il celebre slogan pop di Paris Hilton, “Stop Being Desperate”, reso virale (e distorto) dai social nei primi anni 2000, BTX Bar lancia un messaggio chiaro: “levati la maschera, diffida dall’essere fake, abbraccia la tua autenticità”. Nelle settimane precedenti al Pride sono in programma altri eventi all’Euforia per costruire insieme una nuova grammatica del corpo e dell’identità. Il gran finale a fine giugno quando BTX Bar, insieme con La Boum, sfileranno con un carro proprio al Milano Pride, portando in strada il messaggio che bellezza e libertà non sono mai in contraddizione.


Link per registrarsi e partecipare all’evento:
https://www.eventbrite.it/e/btx-cafe-trans-formarsi-per-somigliarsi-tickets-1418643112739?aff=oddtdtcreator&utm_campaign=following_published_event&utm_content=follow_notification&utm_source=eventbrite&utm_medium=email&ref=eemail


🌈 BTX Bar protagonista al Roma Pride 2025: tra party, attivismo e ventagli cult

Il 13 e 14 giugno 2025, BTX Bar Italia ha acceso i riflettori su un Pride all’insegna dell’autenticità, con due eventi che hanno lasciato il segno nella capitale: lo “Stop Being Fake Party” nella Gay Street e la partecipazione al corteo del Roma Pride con un messaggio ironico e potente.
Primo “botox bar” d’Italia, fondato nel 2021, BTX Bar è diventato un presidio culturale e sanitario: un luogo dove estetica e attivismo si intrecciano. «Qualche giorno fa, a Roma, alcune trans sono state aggredite per strada», ricorda Flavio Ronzi, fondatore e Ceo. «Noi rispondiamo come sappiamo: creando bellezza, comunità e visibilità».

Venerdì 13 giugno: lo “Stop Being Fake Party” ha infiammato la Gay Street

Nel cuore della Gay Street di Roma, BTX Bar ha firmato una delle serate più iconiche del mese del Pride: lo “Stop Being Fake Party”, ospitato dallo storico locale Coming Out.
Un evento gratuito e aperto a tuttə, che ha trasformato Via di San Giovanni in Laterano in una vera e propria passerella di libertà, amore e bellezza autentica.

Drag show, dj set, luci rosa e slogan forti: tutto ha contribuito a creare un’atmosfera vibrante, con una partecipazione calorosa da parte degli amici del BTX Bar, la community LGBTQIA+, turisti, attivisti, volti noti e ospiti speciali
Il messaggio era chiaro: smettiamo di essere fake, scrolliamoci di dosso stereotipi, conformismo e paure.

Ecco la line-up della serata:
ORE 21:00 Inizio serata con Dj ivy

– ORE 21:15 Ingresso di Maruska (Saluti e presentazione della serata)

ORE 21:20 Performance Lip Sync di Grace GalubojOye Siri” (Jey Agredo)

ORE 21:40 Performance Lip Sync di Kim Lawlight “Botox” (M¥SS KETA)

ORE 22:00 Monologo in chiave comica di Maruska “STOP BEING FAKE”

ORE 22:10 Performance Live di Maruska “I Am What I Am” (Gloria Gaynor)

– ORE 22:15 Dj set con Dj Anna Cullen con live performance di Grace Galuboj e Kim Lawlight

– ORE 22:45 Monologo della stand-up comedian Adriana Tedeschi

– ORE 23:00 Live performance di Beatrice Quinta e Dj Maggie

ORE 23:30 Dj set con Dj Anna Cullen

ORE 23:45 Performance Live di Maruska “Fashionista” (Jimmy James)

– ORE 00:00 Saluti Finali e consegna del premio “Walk with Pride Awards 2025” ai portavoce di BTX Bar Italia Flavio Ronzi e Matteo Micucci e alle guest star della serata Beatrice Quinta e Adriana Tedeschi.

Foto di Anna Benedetto “Visual Teller”

Sabato 14 giugno: ventagli “Rughe e paura (di voi) mai avute” per tuttə al Roma Pride

Il giorno successivo, BTX Bar ha sfilato al Roma Pride 2025, portando con sé uno degli oggetti più fotografati e condivisi del corteo: i ventagli con la scritta “STOP BEING FAKE / Rughe e paura (di voi) mai avute”.
ll BTX bar si è unito alla folla, che rivendicava con orgoglio il diritto ad esserci, co un suo messaggio ironico ma potente, giocato sul linguaggio della medicina estetica per rovesciare lo stigma e ribadire un principio fondamentale: nessuna paura di mostrarsi per ciò che si è, rughe incluse.

Lo staff del BTX Bar ha distribuito migliaia di ventagli lungo il corteo, ricevendo abbracci, sorrisi e apprezzamenti da parte di manifestanti di tutte le età. Il gesto è diventato virale sui social e ha rafforzato il posizionamento del BTX Bar come spazio inclusivo, pop e consapevole, che unisce estetica e attivismo.

Foto di Anna Benedetto “Visual Teller”

Un messaggio chiaro: la bellezza non è una maschera, ma una forma di libertà

Con questi due eventi, BTX Bar Italia ha dimostrato che la medicina estetica può (e deve) avere anche un ruolo culturale, rompendo tabù e sostenendo la libertà di autodeterminarsi.

Il Roma Pride 2025 non è stato solo un momento di visibilità, ma una presa di posizione contro ogni forma di odio e conformismo, a favore di una bellezza autentica, plurale, portatrice di armonia, mai giudicante.